Parlare di previdenza per parlare di presente e futuro della professione. Importante incontro di aggiornamento professionale ieri a Canosa di Puglia, nella splendida location del Teatro Comunale “Lembo”, dove gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti PPC della BAT, si sono dati appuntamento con i propri iscritti alla presenza dei presidenti nazionali di Inarcassa e di Fondazione Inarcassa rispettivamente l’arch. Giuseppe Santoro e l’ing. Andrea De Maio.

«Inarcassa è la terza cassa di previdenza nel panorama previdenziale privatizzato sia per volumi patrimoniali sia per numerosità – ha spiegato nel suo lungo intervento l’arch. Giuseppe Santoro – È una cassa che ha un background importantissimo dal punto di vista del patrimonio e punto di riferimento nel panorama dell’associazione degli enti privatizzati perché prima di tutte le altre ha guardato a modalità di investimento innovative, serie, affidabili, sicure, efficaci ed efficienti».

Ma, naturalmente, si è parlato tanto di futuro e di quella che sarà la previdenza soprattutto per i liberi professionisti ma non solo. Demografia sempre più calante, speranza di vita che si innalza, profonda modifica della professione compresa quella dell’architetto. Ma per il presidente nazionale di Inarcassa la sfida ora si gioca sulle platee professionali.

«Le platee professionali – ha spiegato, credo si compatteranno in almeno quattro grandi macroorganismi. Una platea tecnica dove troveranno posto ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, agronomi, forestali, geologi, una platea sanitaria, quindi dei lavoratori della sanità che sono infermieri, medici, dentisti, veterinari, una platea che riguarda la sfera economica e quindi consulenti del lavoro, commercialisti, ragionieri, ed una sfera un po’ più larga che riguarda la parte legale con alcuni annessi come i giornalisti, gli avvocati e così via. Questo farà sì che le platee possano compattarsi e ottimizzare al meglio costi e rendimenti».

Ma ci sono anche sfide molto più attuali, che guardano in particolare alla libera professione grazie alla Fondazione Inarcassa nata nel 2011 proprio con l’obiettivo di tutelare lo svolgimento in via esclusiva della libera professione per architetti ed ingegneri.

«Siamo intervenuti sul correttivo del codice dei contratti – ha spiegato l’ing. Andrea De Maio – cercando di inserire dei miglioramenti normativi come per esempio quello dell’ampliamento dei tempi di riferimento per i curriculum professionali e per quanto riguarda i fatturati. Inoltre stiamo proponendo delle azioni per tutelare anche quelle che sono le conseguenze tecniche d’ufficio con la valorizzazione delle CTU che per noi è molto importante. Poi lavoriamo sulla rigenerazione urbana, lavoriamo anche sul testo unico dell’edilizia e sulla formazione».

Un evento di prestigio che rientra a pieno titolo nella formazione professionale su cui gli ordini continuano a puntare con particolare attenzione: «L’argomento è molto importante anche perché riguarda il futuro, la previdenza di tutti noi professionisti e quindi di quello che ci rimarrà quando finiremo di lavorare, finiremo il nostro lavoro, la nostra attività. È un argomento quindi molto importante»

«Obiettivo di questo incontro per i colleghi è avere la possibilità di connettersi con quello che sembra così lontano – ha spiegato l’arch. Arcangelo Ficco delegato Inarcassa per l’Ordine Architetti BAT – In effetti cerchiamo di portare questi argomenti sul territorio. E’ la quarta volta che il presidente nazionale Giuseppe Santoro viene nella BAT evidentemente ci sono argomenti e ci sono soprattutto richieste da parte dei colleghi a cui cerchiamo di dare risposte».