Casa, auto e tutti i beni di sua proprietà: è questa l’offerta di risarcimento danni ai familiari della vittima presentata da Salvatore Vassalli, il 65enne imputato per l’omicidio del fisioterapista Mauro Di Giacomo, ucciso a Bari la sera del 18 dicembre 2023. La richiesta è stata avanzata questa mattina, nel corso della prima udienza in Corte d’Assise, dal difensore dell’imputato, l’avvocato Michele D’Ambra.

All’uomo, originario di Canosa di Puglia, sono contestate le aggravanti della premeditazione e della crudeltà oltre che della minorata difesa della vittima che, al momento del delitto non poteva difendersi, trovandosi con due buste della spesa ed uno zaino tra le mani.

Secondo la ricostruzione, Di Giacomo, che viveva nel quartiere Poggiofranco, venne raggiunto sotto casa dal killer, che lo avrebbe ucciso con sette colpi di pistola, esplosi da distanza ravvicinata, prima di fuggire a bordo della sua auto.

In base a quanto emerso dalle indagini, Vassalli avrebbe agito perché convinto che il fisioterapista avesse causato, con una presunta manovra sbagliata, una lieve disabilità al braccio di sua figlia. Nel 2019, la donna aveva anche intentato una causa civile, dinanzi al Tribunale di Trani, con la quale aveva chiesto un cospicuo risarcimento economico per danni permanenti di natura fisica e psichica.

La Corte d’Assise ha anche respinto la costituzione a parte civile dell’Ordine dei fisioterapisti di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto, non ritenendo l’Ordine leso nella vicenda. Ammessi, invece, i familiari della vittima, la moglie e i due figli.

La prossima udienza è fissata per il 26 novembre.