La Unica Canusium basket ci teneva a dimostrare che la sconfitta maturata a Taranto nel girone d’andata è stato solo un incidente di percorso. La squadra di inizio campionato non era che una lontana parente di quella scesa in campo nell’ultimo turno di campionato e gli jonici lo hanno provato sulla loro pelle visto il risultato finale.

Quintetto iniziale che vede Karavdic, Idrissou, Monacelli, Gramazio e Cerruti al posto dell’influenzato Jelic. Partita che inizia con il Canusium voglioso in attacco ma un po’ confusionario, molto meglio in difesa, visto che costringe diverse volte Taranto all’infrazione dei 24 secondi. Match equilibrato solo nella prima metà del primo quarto dove Amorelli, unico ad andare a segno per i suoi nella prima frazione, risponde alle sortite di Karavdic e compagni. Negli ultimi due minuti il Canusium piazza un parziale di 9-0 che vale il primo importante allungo della partita (27-14).

Il secondo quarto si apre con due triple di Karavdic e Monacelli. Tanti minuti per Galicia che ripaga la fiducia con giocate in cui mostra il giusto mix fra atletismo e classe. Splendido l’assist di quest’ultimo per Karavdic galleggiando in aria per un tempo spropositato. Il Canusium assesta un secondo tremendo parziale di 14-1 che, di fatto, mette in ghiaccio la partita. Ottima la circolazione di palla dei padroni di casa che porta quasi sempre l’uomo libero ad un tiro facile. Dall’altra parte ci prova Sarli con due triple a ridurre lo svantaggio, ma Taranto non riesce mai a tornare sotto i 20 punti di scarto. Cerruti in giornata di grazia segna 5 punti consecutivi, alla fine sarà il migliore in campo con 22 punti e 6 rimbalzi, miglior prestazione della sua stagione.

Nel secondo tempo, forte del vantaggio accumulato, Canosa gioca praticamente sul velluto, Karavdic, desideroso di mantenere il suo ruolo di top scorer della squadra, segna prima da sotto e poi ancora da tre. Buona anche la prova di Vita che fa a sportellate con Bitetti e Faciollà avendone spesso la meglio. L’ultimo ad arrendersi fra i tarantini è Amorelli, autore di 21 punti, che allo scadere del terzo quarto in isolamento segna un canestro, subisce fallo e trasforma il tiro libero supplementare per il 69-41.

Nel quarto quarto il Canusium non fa prigionieri, spazio anche a chi ha giocato di meno, come il giovane Ciociola che segna ben 12 punti il 10 minuti di utilizzo. Galicia semina il panico mettendo gli effetti speciali alle sue giocate, mentre Cerruti e Vernich continuano a sentenziare da tre. Il risultato finale dice 100-58, partita mai in bilico. Risultato forse troppo severo per gli ospiti, ma i padroni di casa ci tenevano a dimostrare il loro valore dopo la sconfitta del girone di andata corrispondente all’unica vittoria stagionale dei tarantini.

È stata una vittoria preziosa, – commenta coach Menduto – non solo per i due punti in classifica, ma anche in vista della seconda fase del campionato. Nonostante ci presentassimo con una formazione rimaneggiata a causa di infortuni e partenze, abbiamo dimostrato grande determinazione sin dall’inizio, imponendo il nostro ritmo di gioco e impedendo agli avversari di entrare realmente in partita. Questo ci ha permesso di gestire il match e dare spazio a tutti i giocatori, inclusi quelli che solitamente hanno meno minuti in campo. Siamo molto soddisfatti di questo aspetto e ora ci prepariamo ad affrontare le ultime due gare della prima fase con massimo impegno e concentrazione.”

Dopo la scorpacciata di punti contro il fanalino di coda Taranto, la Canusium è attesa dalla capolista Monopoli nel turno infrasettimanale di mercoledi 29 Gennaio, nella speranza che questo testa-coda non porti fuori strada la squadra del Presidente D’Amico.

 

Unica Canusium Basket – CJ Basket Taranto 100-58 (27-14, 22-13, 20-14, 31-17)

Canusium Basket: Cerruti 22, Galicia 15, Karavdic 12, Vita 12, Ciociola 12,  Monacelli 9, Vernich 9, Gramazio 5, Idrissou 4, Jelic n.e. – All. Menduto

CJ Basket Taranto: Amorelli 21, Facciolà 16, Sarli 12, Mirabile 6, Casalino 2, Bitetti 1, Montanaro 0, Petraroli 0, Minelli 0, Sannelli 0, Invidia 0.  – All. Mineo