Venerdì 14 marzo, alle ore 11.00, si terrà la tappa conclusiva della mostra “Forme e colori dall’Italia preromana. Canosa di Puglia”, a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri.
L’esposizione sarà allestita in alcune sale al primo piano dell’edificio scolastico G. Mazzini, destinato a diventare la nuova sede del Museo Archeologico Nazionale di Canosa.
Interverranno Nadia Landolfi – Dirigente Istituto Comprensivo Foscolo-Lomanto-Mazzini di Canosa di Puglia; Vito Malcangio – Sindaco di Canosa di Puglia; Sergio Fontana – Presidente Fondazione Archeologica Canosina; Anita Guarnieri – Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia; Luigi Oliva – Direttore Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro; Stella Falzone – Direttore Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Filippo La Rosa – Direttore per la promozione della cultura e della lingua italiana MAECI; Massimo Osanna – Direttore Generale Musei MiC
Modera Francesco Longobardi – Delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia.
La mostra espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell’immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell’élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali.
Dopo le tappe nelle sedi prestigiose degli Istituti Italiani di Cultura a Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo e presso il Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, dopo essere stata esposta a Roma presso Castel Sant’Angelo, la mostra arriva, arricchita da un’opera inedita di rilevante interesse, a Canosa, dove diviene anche la prima iniziativa del nuovo museo.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al prossimo 18 maggio.
Nella giornata inaugurale, l’ingresso sarà gratuito fino alle 15.30 (ultimo ingresso 14.00).