
La cultura e le tradizioni antiche di Canosa racchiuse nel documentario di Giuseppe Manodritta. Si chiama “La festa è finita” ed è il corto firmato dal giovane canosino che adesso sta girando l’Italia ed è già alla sua quarta proiezione pubblica.
Un documentario ambientato nella città di Canosa nei giorni dei festeggiaementi per il Santo Patrono e che segue il fil rouge della festa patronale per indagare nei problemi più urgenti della città, uno su tutti lo spopolamento dettato dalla migrazione verso il nord Italia. Un dialogo tra generazioni reso possibile grazie alle numerose fonti storiche recuperate dagli archivi Cioci e Pansini, da un filmato girato con un prototipo di videocamera digitale da Giuseppe Gala e da alcune testimonianze della famiglia del regista che danno al lavoro anche una sfumatura di home movie.
«L’idea nasce da una mia passione per le processioni di paese. A Canosa ne abbiamo tante e da qui la voglia di capire come questi eventi si siano evoluti nel tempo» – ha sottolineato Giuseppe Manodritta. Appuntamenti antichi legati anche alla devozione e al culto religioso tramandati di generazione in generazione che ancora oggi vedono centinaia di canosini attendere i giorni della Festa Patronale.
Il lavoro è stato presentato lo scorso anno nella sua città nell’ambito della mostra “Esposizione universale della fotografia e del cinema” al Museo dei Vescovi, lo scorso 1 giugno a Torino nel Castello di Lucento e il prossimo 5 giugno arriverà al Cinema delle Province di Roma.
Tanti i progetti in programma per Giuseppe Manodritta a partire dal lavoro realizzato per l’APS “Costruiamo ponti” e con i detenuti del carcere di Giarre oltre al suo ultimo cortometraggio “C.A.B.oO.M” ambientato nel 2027 durante la terza guerra mondiale.