di Luca Guerra
Ripartire dopo la delusione di metà giugno, quando il sogno di giocare per la prima volta in Serie D si è infranto all’ultima curva, nel pomeriggio di Gela. Questo lo stato d’animo del Canosa che volta pagina e prepara il prossimo campionato di Eccellenza. Dopo la dolorosa separazione da Vincenzo Lanotte, attore protagonista in panchina della cavalcata che ha portato la squadra da metà classifica a 15 minuti dalla Serie D, e la conferma di Gianco Francavilla nel ruolo di direttore sportivo (“Questa è la mia seconda casa” sono state le sue parole) il club rossoblú ha deciso di far parlare il campo. Lo ha fatto dopo un breve quanto fisiologico periodo di pausa, necessario per rimettere in ordine le idee e cestinare le tossine di un’annata sportiva tanto entusiasmante quanto capace di togliere energie. È così che è maturata la prosecuzione del rapporto con tre elementi chiave dell’ultima stagione. Faranno ancora parte di un Canosa intenzionato a recitare un ruolo rilevante nel prossimo campionato di Eccellenza Murilo Gomes, leader della difesa e capitano, la cui assenza a Gela ha avuto un elevato peso specifico, il laterale tuttofare Davide Lamacchia, e il play di centrocampo José Manuel Solano, spagnolo che ha totalizzato nella sua prima stagione con gli ofantini oltre 40 presenze per un totale di 5 reti e 7 assist, attenzionato anche al piano superiore. A corroborare le ambizioni c’è anche un’idea che ha preso piede nelle ultime ore: provare a portare al San Sabino Nicola Strambelli, l’anno scorso assoluto protagonista – oltre 35 reti firmate e autenticate tra gol e assist – in un Barletta capace di vincere il campionato di Eccellenza con un mese e mezzo di anticipo sulla naturale scadenza. Operazione tutt’altro che semplice, vista la corte di cui gode il “Mago”, soprannome assegnato al numero 10 barese, seguito dal Brindisi in Eccellenza e da realtà di Serie D. Ma l’estate e il calciomercato, si sa, hanno anche il compito di rendere i sogni meno impossibili di ciò che sembrano.