Home Attualità Archeologia e arte dialogano grazie al progetto “In-Ruins”

Archeologia e arte dialogano grazie al progetto “In-Ruins”

In città artisti dall'Italia e dal mondo

L’arte contemporanea e l’archeologia in dialogo tra loro grazie alla presenza di artisti, curatori e studiosi. Si tiene a Canosa di Puglia la 6^ edizione del progetto “In-Ruins”, ovvero “tra le rovine”, partito nei giorni scorsi e che sta trasformando la città canosina in una vera e propria residenza artistica. La rassegna giunge per la prima volta in Puglia dopo le esperienze tra Calabria e Basilicata. Otto gli artisti internazionali che arrivano da Messico, Grecia, Canada e Italia. A loro il compito di esaltare attraverso l’arte i siti archeologici canosini. La sede del progetto è palazzo Carmelitani, immobile ristrutturato e attualmente a disposizione della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e Culturali. L’obiettivo è trasformare le ricchezze del passato in spazi di relazione. Così l’amministrazione canosina prosegue il cammino intrapreso sulla strada che porta alla valorizzazione del proprio patrimonio storico.

L’approdo del progetto “In-Ruins” a Canosa è stato possibile grazie alla convenzione stipulata dal comune con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Province BAT e Foggia, e l’APS “Archeofuturo”. Patrocinato dalla Fondazione Archeologica Canosina.

Il progetto proseguirà sino al 12 ottobre. Individuare visioni alternative del passato di Canosa, affrontare linguaggi e forme per raccontare un’archeologia che si fa spazio tra condomini e cortili sarà una delle mission principali degli artisti coinvolti.

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