Come noto a seguito a seguito dei tanti piani di riordino ospedalieri succedutisi fin dal 2012 l’ospedale di Canosa è stato trasformato in Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) e non prevede più Unità Operative per acuti ma servizi ambulatoriali e servizi ospedalieri post acuzie.

«Ad oggi nel PTA di Canosa permangono diverse criticità non ancora risolte – spiega il sindaco di Canosa, Roberto Morra -. Molti degli ambulatori che dovrebbero essere già in funzione non sono ancora attivi. Il reparto di Riabilitazione Cardiologica, benché inaugurato, ci segnalano non sia operativo e permangono notevoli criticità sul servizio di 118.

Secondo quanto previsto dalla Regione, il PTA di Canosa deve avere una postazione medicalizzata fissa del 118 e due ambulanze: una con medico a bordo (mike) ed una con personale infermieristico (india). Ad oggi nel nostro PTA sembrerebbe presente una sola ambulanza del 118 che, se impegnata nel trasporto di urgenze presso altri ospedali della Regione, rimane lontana da Canosa per ore lasciando scoperta la città, ragione per cui se dovesse arrivare una richiesta di intervento del 118 da un nostro concittadino occorre attendere che giunga un’ambulanza da Barletta, Minervino o Spinazzola, a seconda della disponibilità, allungando i tempi di intervento.

Di certo c’è che ormai da mesi i cittadini restano spesso in attesa di un’ambulanza che giunga dai comuni vicini. Chiediamo al Direttore Generale della Asl BT di verificare al più presto la dotazione di ambulanze presenti presso la nostra struttura affinché si ponga fine al disagio dei nostri cittadini che, come già detto, tantissime volte hanno visto arrivare un’ambulanza dopo una lunga attesa.

Inoltre l’obiettivo finale della riconversione era far cambiare pelle all’ospedale potenziando i servizi ambulatoriali, in modo da evitare che i nostri concittadini debbano spostarsi verso altre strutture per prestazioni ambulatoriali, di fatto siamo lontani da questo obiettivo visto che ad oggi molti degli ambulatori previsti non sono ancora attivi. Ci chiediamo quali siano le motivazioni che ostano all’apertura degli ambulatori previsti nella nostra struttura al fine di evitare disagio ai cittadini che hanno bisogno di quelle prestazioni, così come ci chiediamo perché ci segnalano che non sia operativa la riabilitazione cardiologica ad un mese dalla sua inaugurazione.

Siamo stanchi – conclude il sindaco – di vedere disattese le aspettative di una Città che esce gravemente penalizzata dal piano di ristrutturazione ospedaliero della Regione Puglia e che continua a non poter usufruire dei servizi previsti».