361 casi di coronavirus dall’inizio della pandemia, due terzi dei quali sviluppatisi nelle case di riposo e tra il personale impiegato negli ospedali. Sono i numeri che hanno spinto la Asl Bat ad effettuare tamponi a tappeto in tutte le strutture aziendali e nei centri per anziani del territorio. Gli ultimi test hanno rivelato la positività al coronavirus di due operatori sanitari tranesi in servizio all’ospedale di Bisceglie. Entrambi sono in isolamento domiciliare in buone condizioni di salute, riferisce il sindaco Bottaro. Gli ospedali rimangono sotto osservazione, dunque, anche se le preoccupazioni maggiori derivano dalle case di riposo.

La Asl sta attuando verifiche e controlli in tutte le strutture della Bat per impedire che si sviluppino focolai simili a quelli esplosi nel centro per anziani “San Giuseppe” di Canosa di Puglia (dove ieri si è registrato l’ottavo decesso tra gli ospiti collegato all’epidemia) e nella RSA delle Opere Pie Riunite “Bilanzuoli” di Minervino Murge (38 le persone positive al coronavirus, al netto di guariti e deceduti, secondo quanto comunicato dal sindaco Maria Laura Mancini).

Si attendono gli esiti dei tamponi eseguiti in tutti gli altri centri per anziani del territorio. I primi risultati, riferiscono dalla Asl, sono confortanti. La prossima settimana potrebbe sbloccarsi anche la situazione del centro per anziani Storelli di Bisceglie, dove i tamponi non sono ancora stati effettuati e c’è preoccupazione tra gli ospiti ed il personale della struttura. Il presidente, don Fabio Daddato, ha chiesto alla Asl il conforto dei test epidemiologici per restituire tranquillità ad operatori ed anziani.