È partito ufficialmente, dal 7 gennaio 2021, il 7° Censimento generale dell’Agricoltura, che coinvolgerà fino al 30 giugno 2021 tutto il territorio italiano.

“La rilevazione statistica – spiega l’assessore all’Agricoltura, Francesco Lops, – seguirà le disposizioni del Regolamento UE 2018/1091, relativo alle statistiche integrate su questo segmento economico, che ne disciplinano l’attuazione in tutti gli Stati dell’Unione.”

Oggetto del Censimento generale dell’agricoltura è l’azienda agricola e zootecnica così definita dal Regolamento UE 2018/1091: singola unità tecnico-economica soggetta a una gestione unitaria che svolge, come attività primaria o secondaria, attività agricole ai sensi del regolamento CE n. 1893/2006, appartenenti ai gruppi A.01.1, A.01.2, A.01.3, A.01.4, A.01.5, oppure «attività di mantenimento dei terreni agricoli in buone condizioni agronomiche e ambientali» appartenenti al gruppo A.01.6, nel territorio economico dell’Unione; per quanto riguarda le attività della classe A.01.49, sono comprese solo le attività di «allevamento di animali semidomestici o altri animali vivi» (a eccezione dell’allevamento di insetti) e «apicoltura e produzione di miele e di cera d’api». È unità di rilevazione anche l’azienda zootecnica priva di terreno agrario.

Il Censimento generale dell’agricoltura rileva in ciascun Comune le unità agricole e zootecniche con almeno:

  • 20 are di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) oppure;

  • 10 are investite a vite oppure a serre o a funghi oppure;

  • una unità di bovino adulto (UBA)2.

Il questionario comprende informazioni relative a notizie anagrafiche sul conduttore; notizie generali sull’azienda; utilizzazione dei terreni; consistenza degli allevamenti; metodi di gestione degli allevamenti; attività connesse e notizie sul capo azienda; manodopera aziendale; commercializzazione e altre informazioni.

La rilevazione censuaria consentirà di fornire una lettura approfondita della struttura del settore agricolo e zootecnico, sia dal punto di vista delle caratteristiche aziendali ((tipo di conduzione, utilizzazione dei terreni, consistenza degli allevamenti, metodi di gestione dell’azienda, tipo di manodopera impiegata, commercializzazione, indirizzo produttivo, multifunzionalità, ecc.), sia per quanto riguarda la localizzazione territoriale delle diverse attività produttive, elemento decisivo per comprenderne le dinamiche di possibile sviluppo. Il Censimento offrirà il dettaglio di un’attività che, seppure tradizionale, tende all’innovazione e all’ampliamento del suo raggio di azione.

Una sezione specifica del questionario cercherà di valutare anche l’impatto economico determinato dal Covid 19 sulle aziende, in termini di variazione di volume di prodotto, di giornate di lavoro perse e dell’eventuale calo di vendite subito sul mercato nazionale e internazionale.

Le principali novità introdotte nell’operazione censuaria riguardano: il questionario in formato esclusivamente digitale, e il coinvolgimento dei Centri di assistenza agricola (CAA) nella Rete di rilevazione e la tecnica multicanale di raccolta dei dati.

L’Istat sta informando le aziende agricole anche con una comunicazione scritta, inviata a mezzo posta.

Il questionario sarà disponibile solo in formato digitale – su apposita piattaforma dedicata – e potrà così essere compilato via web direttamente dal singolo utente, tramite accesso con credenziali sul portale dell’Istat.

In alternativa, si potrà optare per essere assistiti nella sua redazione digitale o anche scegliere la modalità dell’intervista telefonica attraverso uno specifico numero verde, gratuito e riservato. 
Un’altra possibilità di partecipazione sarà quella di fornire i dati aziendali recandosi personalmente nei CAA, i Centri di Assistenza Agricola convenzionati con l’Istat o di richiedere un’intervista in presenza presso l’azienda agricola da parte degli intervistatori CAA. Per quest’ultima opzione, se lo stato di emergenza dovesse imporre protocolli sanitari più stringenti, saranno impiegate tecniche alternative di rilevazione che potranno così evitare la presenza fisica dell’intervistato.

I dati forniti dagli interessati saranno trattati ottemperando al segreto di ufficio e a quello statistico e verranno riportati dall’Istat, nel rispetto della normativa vigente europea e nazionale, in maniera aggregata e in modo tale da non poter in alcun modo risalire all’azienda o alla persona cui si riferiscono.