«Quale manager o quale investitore può desiderare di venire a lavorare qui, in una zona che è prima in Italia per furti d’auto e infiltrazioni criminali? La criminalità non è solo un problema di ordine pubblico, ma è una pesante ipoteca sulla crescita economica del nostro territorio. L’economia di questa provincia ha bisogno di più Stato per tornare a crescere».

Lo dichiara il presidente di Confindustria Bari Bat Sergio Fontana commentando la relazione del procuratore capo di Trani, Renato Nitti, sulla criminalità nella provincia di Barletta – Andria – Trani. «Un mio cliente, venuto a Canosa da Bergamo, subì il furto dell’auto mentre era per affari nella mia azienda. Sono certo che il suo ricordo della mia impresa resterà sempre legato a quel furto. E questo, naturalmente, non è un buon biglietto da visita per il nostro territorio», evidenzia Fontana che è a capo di una azienda farmaceutica di Canosa di Puglia. «Ho scelto per la mia azienda un amministratore delegato di Milano, un cervello in fuga al contrario che da Nord viene al Sud per lavoro ogni settimana. Ma non credo che sua moglie e la sua famiglia penserebbero mai di trasferirsi qui, dove abbiamo un primato per rapine nelle abitazioni e furti d’auto – aggiunge -. Per la frequenza degli assalti ai tir ormai i clienti esteri non si accollano più il rischio di ritirare la merce, ma chiedono alle nostre fabbriche di sostenere l’onere del trasporto. Dobbiamo porre fine a questa situazione».

«Le imprese e i cittadini – sostiene – hanno diritto ad avere maggiore legalità e sicurezza. Come le altre province, la Bat ha bisogno di avere una sua questura e un proprio comando provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza e sono felice che il prefetto Valiante abbia annunciato che in estate avremo anche qui questi importanti presidi statali».