Il prossimo venerdì 21 maggio, a partire dalle ore 20:30, il Rotary Club di Canosa affronta il delicato tema delle risorse idriche, affidandosi ad un relatore di eccezione: il presidente dell’Acquedotto Pugliese Simeone Di Cagno Abbrescia, già Deputato per due Legislature e Sindaco di Bari. La conferenza si intitolerà infatti “Acqua: risorsa rinnovabile?” e sarà trasmessa su piattaforma ZOOM ( https://us02web.zoom.us/j/87439950601 ) e sui canali YouTube e Facebook del Rotary Club di Canosa.

L’acqua è un bene prezioso ed ovviamente indispensabile per la vita e, purtroppo, non eterno: il perché lo spiegherà l’ingegnere chimico e scrittore canosino Nunzio Valentino, a completamento del seminario. Da par suo, il Rotary – tra le varie attività – da sempre si occupa di sensibilizzare il dibattito e tanti sono i service effettuati a livello internazionale nei Paesi in cui tale fonte di vita scarseggia. Donazioni, apertura di pozzi e costruzioni di condotte idriche sono tutte attività finanziate costantemente dall’Associazione.

Per poter effettuare un’analisi limpida (aggettivo tutt’altro che casuale), però, bisogna partire dal territorio in cui si opera: è importante valutare i risultati ottenuti dall’AQP negli ultimi anni e, con il presidente Di Cagno Abbrescia, si parlerà anche dei risparmi e dell’energie alternative ricavabili proprio dall’acqua.

Il presidente del Rotary Club di Canosa, Marco Tullio Milanese, esprime soddisfazione: «Con la presenza dell’ennesima importante personalità nelle conferenze e negli incontri sinora organizzati, il Rotary Club continua la sua opera di divulgazione affrontando temi di caratura globale, ad ulteriore dimostrazione dell’autorevolezza del Rotary International: è necessario “lasciare il segno” nella comunità, educarla e spingerla al rispetto per se stessa, per il proprio territorio e per l’ambiente».

A tal proposito, sarà anche presente il Governatore in carica del Distretto Rotary 2120 – Puglia e Basilicata, Giuseppe Seracca Guerrieri, ad ulteriore conferma non solo dell’attenzione e della vicinanza riservata al Club canosino, ma anche di quanto – in un periodo così difficile come quello pandemico – ci sia “bisogno di Rotary”.