Un’altra vittoria, l’undicesima stagionale, che permette alla Canusium Calcio di interrompere il filotto fatto di due sconfitte consecutive: ritrova tre punti fondamentali il sodalizio del presidente Mugeo che davanti al pubblico del “San Sabino” si impone per 2-0 sullo Zapponeta grazie alle reti nella ripresa di Quacquarelli, su rigore al 65′, e di Patruno due minuti più tardi. Enorme la mole di gioco espressa dagli ofantini, superiori sia tatticamente che fisicamente ai foggiani e con fra gli altri un Di Molfetta in stato di grazia e autore di un’ottima prestazione sull’out di destra.
Mister Lomonte, questa volta, pur confermando il 3-5-2 opta per qualche variazione con Addario e Lamonaca nei tre di difesa e Quacquarelli spostato in mediana: in attacco spazio alla coppia Patruno-Sanluca. Fin dalle prime battute, sono i padroni di casa a fare la partita e a creare parecchi grattacapi alla retroguardia ospite vedi Quacquarelli prima e Patruno poi che si divorano il vantaggio. Per ampi tratti dell’incontro, lo sviluppo del canovaccio tattico sembra ricalcare quello visto contro il San Severo in quanto alle innumerevoli azioni create, non corrisponde un’ottima finalizzazione.
Terminati i primi 45′ sullo 0-0, nella ripresa i canosini premono il piede sull’acceleratore e al 65′ trovano il vantaggio direttamente dal dischetto con il penalty trasformato da Quacquarelli per l’1-0. La rete messa a segno sembra dare serenità ai ragazzi di mister Lomonte che mettono, due minuti più tardi, definitivamente in discesa la contesa con il tap-in di Patruno che su assist al bacio di Di Molfetta, migliore in campo di giornata, mette a referto il 2-0 finale. Tre punti d’oro, vista e considerata anche l’affermazione casalinga del Troia sul Molfetta che rinnova quindi il duello a distanza fra i rossoblù, primi in classifica a quota 38 punti ed i foggiani a meno uno dalla testa. Domenica prossima sarà nuovamente tempo di trasferta, in casa dell’Audace Cagnano prima di ributtarsi nuovamente in Coppa per la semifinale d’andata, contro presumibilmente, il Santeramo.





























