Un immane lutto ha colpito il Canosa Calcio e più in generale la comunità sportiva canosina. La notte scorsa è improvvisamente deceduto all’età di 62 anni lo storico collaboratore Antonio Luisi, bandiera della società rossoblu di cui è stato capitano e dirigente, oltre a ricoprire incarichi di natura tecnica tra cui quello di mister della Juniores e vice-allenatore della prima squadra.

Al seguito della squadra nel ritiro di San Marco in Lamis, Luisi è stato ritrovato privo di vita all’interno della stanza dell’albergo da alcuni tesserati del Canosa, insospettitisi per la sua strana assenza dall’allenamento mattutino.

“Ha dedicato la sua vita ai nostri colori, onorandoli e difendendoli sempre ed ovunque fino alla fine, prima da calciatore e poi da dirigente – ha sottolineato in una nota la società presieduta da Alessandro Di Nunno – . Passione, dedizione, umanità: erano queste le caratteristiche di “Mister Antonio”, una presenza silenziosa ma fondamentale, un punto di riferimento per l’intero movimento sportivo locale. Intere generazioni sono cresciute assieme a lui, sia dal punto di vista sportivo, sia da quello etico, morale, comportamentale dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Momenti belli e spensierati, che ognuno porterà per sempre nel proprio cuore”.

In queste ore la squadra sta facendo rientro a Canosa in segno di lutto, concludendo anticipatamente il ritiro nella città garganica.