È stata chiesta una condanna all’ergastolo, con isolamento diurno per dieci mesi, nei confronti del 60enne Salvatore Vassalli, l’operaio canosino accusato del brutale delitto di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista ucciso a colpi di pistola, il 18 dicembre 2023, mentre rientrava a casa, nel quartiere Poggiofranco di Bari.

La richiesta di condanna è stata avanzata dal pubblico ministero della Procura del capoluogo, Matteo Soave, che ha coordinato le indagini assieme al Procuratore aggiunto Ciro Angelillis.

L’imputato, che era in aula durante la requisitoria, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dalla minorata difesa.

In base all’ipotesi degli inquirenti, Vassalli avrebbe agito per vendicare un presunto danno fisico che, a suo dire, il fisioterapista, avrebbe arrecato con una manipolazione errata alla figlia, affetta da un problema ad un braccio fin dalla nascita ma che l’uomo riteneva fosse addirittura peggiorato dopo il trattamento di Di Giacomo. Per questa vicenda Vassalli aveva anche trascinato il professionista in Tribunale, avviando una causa civile che, tuttavia, sembra non stesse dando gli esiti sperati.

Così – sempre secondo l’accusa – l’uomo avrebbe deciso di farsi giustizia da solo. La sera dell’omicidio, avrebbe atteso il fisioterapista sotto casa, in via Tauro, per poi esplodere sette colpi. Una volta a terra, la vittima venne anche colpita alla testa con il calcio della pistola.