Una notizia importante che non può che essere accolta con estrema felicità da tutti gli addetti ai lavori: la Via Appia è stata candidata a Patrimonio dell’Unesco. E’ quanto si apprende dal comunicato stampa della Regione Puglia che ha diramato la notizia con dettagli annessi.
La Via Appia, che passa anche da Canosa di Puglia, è uno dei sistemi viari più importanti che collegava Roma a Brindisi, quest’ultimo fra i più importanti porti dell’Italia antica. E’ ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile sotto più punti di vista, da quello culturale fino all’economico e militare. I lavori per la costruzione iniziarono nel 312 a.C. e si protrassero durante la seconda metà del III sec. a.C. raggiungendo prima Taranto e poi appunto Brindisi. Obiettivo finale garantire un rapido movimento delle truppe verso l’Italia meridionale anche se, con il passare del tempo, la stessa divenne fondamentale via di commercio.
Avanzata dal Ministero della Cultura, la proposta di candidatura a sito Unesco vede coinvolte 4 Regioni, nello specifico Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, 12 tra Province e Città Metropolitane e ben 73 Comuni fra cui appunto Canosa. E ancora: interessate anche 25 università, sia straniere che italiane e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. In data odierna, a Roma avverrà la firma del Protocollo d’Intesa per la candidatura del sito alla presenza, fra gli altri, anche del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e di un canosino, don Lello Iacobone in qualità di Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.





























