Tutto pronto per celebrare anche a Canosa l’anniversario della Liberazione d’Italia dal Nazifascismo. Sarà, quest’anno, un 25 Aprile sotto l’egida della grande figura di Sandro Pertini. Per onorare, infatti, uno dei maggiori protagonisti della Liberazione d’Italia, oltre che dell’indimenticabile Presidente della Repubblica fra il 1978 ed il 1985, la città dedicherà a Pertini un’importante arteria: una di quelle che conducono all’area archeologica di San Leucio (via Liguria). La dedicazione sarà effettuata a conclusione delle consuete celebrazioni comunali che vedranno, come al solito, la deposizione di due corone di alloro: una in zona Castello, in memoria delle vittime del bombardamento del Novembre 1943, e una in piazza Vittorio Veneto, presso il monumento ai Caduti. Le celebrazioni avranno inizio alle 18.30. «È motivo di particolare onore, per l’Amministrazione comunale tutta e per la Commissione Toponomastica da me presieduta a nome del sindaco – afferma l’assessore alla Cultura e Archeologia, Sabino Facciolongo -, essere riusciti ad includere nella toponomastica cittadina anche il nome di Sandro Pertini, rispondendo così ad una precisa istanza prodotta da molti concittadini. Il fatto che questo accada durante le celebrazioni del 25 Aprile è certamente un valore aggiunto. Forse è la risposta migliore a chi ancora continua a considerare la toponomastica materia “minore” nell’Amministrazione cittadina. Senza il ricordo, infatti, non c’è neppure speranza per il futuro e non si comprende perché debbano esistere ricordi di serie A e di serie B. Quello di Pertini, in ogni caso e comunque lo si voglia valutare, appartiene sicuramente alla prima categoria!».

«In occasione della ricorrenza del 25 Aprile – conclude il sindaco, Ernesto La Salvia- vorrei fosse ricordata alla memoria di tutti noi quella frase di Pertini che abbiamo voluto sul manifesto delle celebrazioni e che ricorda che i giovani non hanno bisogno di belle parole ma piuttosto di esempi di sacrificio e dedizione. Come al solito il “grande vecchio” era stato particolarmente previggente e, partendo dal suo stesso esempio di martire per la Libertà, aveva indicato a tutti noi la strada da seguire per poter essere meno “politici” e più “persone”. In un momento in cui di parole se ne dicono tante, ma di esempi e di buone pratiche se ne vedono pochi, il messaggio di Pertini si rivela di una modernità assoluta. Fieri di aver avuto l’occasione di riproporlo a tutti. L’anniversario della Liberazione non celebri solo un evento storico ma sia motivo di riflessione per tutti sul vero significato del concetto di democrazia!».