«Sin dal primo momento abbiamo ritenuto importante salvaguardare l’economia delle nostre aziende i cui vigneti sono stati, la scorsa estate, colpiti da peronospora. Costante è stato il confronto con la Regione Puglia e con i nostri rappresentati al Governo: questo ha prodotto un risultato che altro non è che il frutto di un percorso caratterizzato dal confronto perenne con gli agricoltori, il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Francesco Ventola, l’onorevole Giandonato La Salandra e la senatrice Anna Maria Fallucchi». A scriverlo in una nota è la segreteria di Fratelli d’Italia Canosa.

«Se la Regione Puglia, e in particolare i Comuni di Barletta, Andria, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Trinitapoli (per la provincia BAT) e i Comuni di Cerignola, Orta Nova, Stornara e Stornarella (per la provincia di Foggia) sono presenti nel decreto attuativo che prevede risarcimenti verso chi ha subito danni derivanti dalla peronospora, è merito di Fratelli d’Italia.

Ora è finalmente possibile – continuano dalla segreteria – accedere ai ristori tant’è che il 28 marzo u.s. in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto ministeriale di declaratoria del carattere di eccezionalità delle infezioni di peronospora (Plasmopara viticola) relative ai territori agricoli della Regione Puglia mentre con Circolare n. 30, sempre del 28 marzo, l’Agea ha pubblicato le istruzioni operative per la presentazione delle domande al fine di ottenere contributi per i danni causati dalla peronospora alle aziende agricole. Il budget a disposizione, per un totale di 7 milioni di euro, dovrà essere ripartito tra le Regioni che hanno richiesto l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale.

Gli agricoltori pugliesi i cui vigneti ricadono nei territori indicati in G.U. potranno quindi presentare domanda per ottenere i contributi entro il 12 maggio 2024 attraverso i CAA (Centri di Assistenza Agricola). Gli aiuti intendono sostenere le imprese agricole che non hanno beneficiato dei risarcimenti derivanti da polizze assicurative o fondi mutualistici, in virtù di una riduzione della produzione relativa al 2023 superiore al 30% rispetto alla media degli ultimi tre anni. Non possiamo, quindi, che ritenerci soddisfatti del traguardo raggiunto, a dimostrazione che l’agricoltura – concludono dal partito – resta una priorità per il Governo Meloni come più volte affermato dal Ministro Lollobrigida».