E’ a buon titolo stata ribattezzata una strada della “morte” perchè, in un tratto di poco più di 15 chilometri, non si contano ormai più gli incidenti mortali. Da trent’anni, la ex SP231 attualmente Strada Provinciale 2 ed in passato Statale 98, continua a mietere vittime nel tratto tra Canosa ed Andria. L’ultimo incidente mortale è avvenuto solo nella giornata di lunedì ma gli interventi su quell’arteria stradale ormai non si contano più. Buche, curve pericolose, asfalto consumato e scivoloso, aquaplaning quando piove e rifiuti di ogni genere nelle piazzole di sosta. Basta percorrerla in una giornata di pioggia, per esempio, per capire che i limiti di velocità imposti sono davvero inutili visto il costante pericolo a cui si va incontro. Una strada particolarmente frequentata soprattutto dai mezzi pesanti.

Notizia importante proprio di oggi è che dopo gli appelli dei mezzi di informazione e della politica, oggi in quel punto ci sono gli operai che dovranno provare a metter in sicurezza un tratto che dall’inizio dell’anno ha provocato non meno di 15 incidenti di cui molti mortali. Proprio quel curvone è il teatro inevitabile di incidenti gravissimi per via delle pendenze e del raggio di curva, spesso proibitive soprattutto per gli autoarticolati in transito in direzione Foggia. La pioggia è l’elemento che provoca spesso la perdita di controllo a causa dell’asfalto ma non solo: l’effetto aquaplaning che si crea ha consigliato alle forze dell’ordine di costituire una sorta di servizio preventivo di spola proprio in quel tratto ogni qualvolta piove. Una safety car che aiuta proprio i mezzi pesanti. Ma in alcune ore della giornata questo servizio, immaginato volontariamente dalle forze dell’ordine ed in particolare dalla Polizia Locale di Canosa, non può esser svolto. La strada, infatti, è di competenza della Provincia di Barletta Andria Trani ed esattamente un anno fa un primo pezzo di strada è stato consegnato alla ditta che ha cominciato i lavori di ammodernamento e raddoppio.

Solo il primo lotto dei tre previsti che dovrebbero ammodernare completamente l’arteria stradale tra Andria e Canosa. Un’opera nel complesso da oltre 60milioni di euro finanziati attraverso fondi del CIPE e cioè ministeriali con un co-contributo della stessa Provincia BAT. Ma ad ora di quei lavori resta solo un primo stato di avanzamento del tratto tra Montegrosso ed Andria. Degli altri due progetti che dovrebbero mettere in sicurezza l’intera tratta, resta ancora poco. Lungaggini burocratiche, difficoltà di enti come la Provincia ormai svuotate in termini economici ma non in termini di competenze, complessità negli espropri. Il primo lotto presentato ad ottobre, dovrebbe esser pronto nel mese di gennaio del 2019 così come da programma delle opere ma, ad ora, i lavori sono nuovamente fermi. Si spera che comunque i lavori di mitigazione di quei curvoni, andando incontro ad una stagione di piogge, possa rendere meno pericoloso quel tratto che dall’inizio dell’anno ha già fatto registrare tanti e decisamente troppi, incidenti mortali.