Costretti a subire aggressioni, rapine ed estorsioni. Lavorare nelle campagne, dicono a Canosa, sta diventando un incubo di fronte al quale si avverte solo un grande senso di impotenza. Gli agricoltori si riuniscono nella sala consiliare del Comune per chiedere al sindaco Roberto Morra di farsi portavoce delle loro istanze con il Prefetto e le forze dell’ordine. I controlli delle guardie campestri, spiegano, sono insufficienti a monitorare centinaia di ettari di appezzamenti. Occorre una vigilanza più assidua del territorio per fronteggiare i predoni delle campagne. Ma le denunce sono ancora poche: in molti preferiscono pagare il riscatto richiesto dai malviventi per riavere indietro i loro mezzi di lavoro. L’invito delle associazioni di categoria è a collaborare con le forze dell’ordine. (L’intervista)

Tutto quello che si chiede, spiegano a Canosa, è di poter tornare in campagna senza la minaccia incombente di essere nuovamente aggrediti e derubati. (L’intervista)

Massima disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a fronteggiare l’emergenza sicurezza nelle campagne. La richiesta di maggiore supporto da parte delle forze dell’ordine, spiega il sindaco Morra, sta già producendo i primi risultati. (L’intervista)