«Ecco il nuovo appalto degli scienziati. Cari cittadini ci siamo, eccoci dall’amato Piemonte, non quello della poesia di Giosuè Carducci ma quello delle fredde analisi economico ambientali che hanno decretato come gestiremo la nostra raccolta dei rifiuti urbani. In primo luogo mettiamoci in testa una cosa: dal 4 ottobre almeno su plastica e carta dovremmo essere tutti bravissimi perchè dall’incasso della cessione di questi rifiuti di imballaggio al “Corepla” e al “Comieco”, dipenderà quante tasse pagheremo». A scriverlo in una nota è Enzo Princigalli, esponente di Canosa che si Ama.

«Infatti, negli anni passati questo era un rischio di impresa che assumeva il gestore e a sentirlo non è andata benissimo. I consorzi ti pagano se i rifiuti non hanno impurità e se sono trattati e qui non abbiamo ancora capito chi li tratterà e che rischio di impresa i cittadini, credo a propria insaputa, si sono presi. Cominciamo poi a fare spazio sul balcone – spiega Princigalli – perchè la carta la potremmo conferire una volta alla settimana e non ci venga in mente di mischiarla con altro perchè le ripercussioni economiche sarebbero tragiche. E cancelliamo tutti i fine settimana fuori da parenti, amici e conoscenti perchè la raccolta dei rifiuti indifferenziata sarà fatta una volta alla settimana il sabato sera. Quindi, se per caso siamo fuori paese ci tocca o trovare un amico a cui dare i nostri rifiuti, se giuridicamente possibile, oppure tenerli in casa per 15 giorni. Ma tanto siamo una regione del Nord dove le temperature non salgono mai oltre i 20° che ci importa: ah no scusate, siamo in Puglia non in Piemonte. Vabbè troveremo una soluzione, organizzeremo il condominio e a turno uno sarà in casa il sabato notte così siamo certi di allontanare i rifiuti. Se ho ben capito hanno pensato anche ai dpi e ai pannolini che verranno a ritirare due volte alla settimana: certo l’età media elevata dei canosini e i problemi di ritenzione danno a questo servizio un’ importanza centrale, ma mi chiedo i dpi dei soggetti in positività covid, in quarantena o in isolamento li dobbiamo buttare qui o come dicono le norme tecniche nell’indifferenziata che qui si raccoglie di sabato una volta alla settimana?  Ma sono sicuro che tutto andrà benissimo, tutti sanno cosa sono le impurità negli imballaggi e tutti faranno questa operazione in casa. Conferiremo senza trattamento i nostri imballaggi a “Corepla” e “Comieco” e avremo il massimo dei contributi così non aggraveremo le nostre tasche, capiremo cosa è il tessuto tessile sanitario e saremo tutti più sereni. In seguito il covid sparirà – conclude Princigalli – e non ci sarà il problema di smaltire le mascherine e i guanti: insomma, si stava meglio quando si stava peggio!».