Che Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, sia da sempre innamorato delle sue origini e quindi della sua città è cosa ormai risaputa. L’ 85enne attore e comico canosino, ospite nel pomeriggio di oggi sabato 8 gennaio del programma “Dedicato” condotto da Serena Autieri, ha avuto modo di raccontarsi a 360 gradi incentrando la sua intervista sulla propria carriera e quindi sui rapporti lavorativi con i grandi del cinema e della tv italiana.

Si parte dalla sua amata Canosa dove, qualche settimana fa, per la precisione in Piazza Galluppi, è stato inaugurato un murales realizzato dall’artista Piskv raffigurante fra gli altri lo stesso Banfi che sull’onda dell’affetto dimostratogli si è dilettato in seguito nella pronuncia del dialetto canosino coinvolgendo la stessa Autieri in alcune pronunce non del tutto semplici. Nato e vissuto per i primi tre anni della sua vita ad Andria, il comico non ha mancato di ricordare anche ciò, ampliando il discorso relativo alla street art attraverso la menzione di Stornarella, paesino di 5.180 abitanti che qualche anno fa ha deciso anch’essa di dedicare un murales all’attore . Spazio anche al rapporto lavorativo sviluppatosi negli anni con il celebre duo composto da Ciccio Ingrassia e Franco Franchi che preziosi si sono rivelati negli inizi di carriera del comico. Una breve parentesi ha riguardato anche l’iconico “Oronzo Canà” protagonista de “L’allenatore nel pallone” e “Nonno Libero” nella fiction “Un medico in famiglia”, due personaggi da lui interpretati passati alla storia ed ormai nel cuore di tutti gli italiani.

Infine il lato privato e quindi il matrimonio con sua moglie Lucia arrivato al suo sessantesimo anno con tanto di aneddoti e vita vissuta. Le proprie radici vanno sempre tenute vive e Lino Banfi, nonostante il successo ottenuto durante la propria carriera, è l’esempio più valido ed autentico di come siano in fondo le cose più semplici e genuine quelle più importanti e pregne di significato.