«Facciamo seguito al Sindaco Morra che, in un recente spot elettorale, ha annunciato che presto Canosa avrà un museo archeologico. Mi viene in mente qualche domanda, ma prima tengo a precisare che Canosa ha già un museo archeologico dal 1994, a seguito di una convenzione tra l’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e la Fondazione Archeologica Canosina». A scriverlo in una nota è il candidato sindaco Giuseppe Tomaselli.
«Il museo – spiega Tomaselli – è ospitato in un edificio risalente al XIX secolo, Palazzo Sinesi. L’edificio, inizialmente destinato a deposito dei reperti provenienti dall’area urbana e dal territorio di Canosa oltre che a sede di mostre temporanee, dal 2015, con l’istituzione del Polo Museale, è diventato sede del Museo Archeologico Nazionale. Oggi raccoglie importanti reperti archeologici anche grazie al recente rinnovato allestimento curato dall’attuale direttrice e attira numerosi visitatori.
Dunque il sindaco – prosegue l’ingegnere – annuncia un fatto già avvenuto qualche anno fa: la sottoscrizione di un contratto con il quale si cede parte della scuola Mazzini al Polo Museale Regionale, dopo aver assunto il parere del Provveditorato agli studi regionale, per la realizzazione dell’ampliamento dell’attuale Museo Archeologico Nazionale canosino.
Un lavoro di squadra che aveva portato la città finalmente a programmare la realizzazione del nuovo Museo Archeologico nell’edificio della scuola Mazzini come desiderato da numerosi cittadini che anni prima avevano raccolto circa tremila firme per questo, rinunciando all’idea di realizzare un museo nell’area del Battistero di san Giovanni.
Dopo tre anni di silenzio sull’argomento infatti il contratto tra il Comune di Canosa e il Polo Museale viene siglato nel 2019, ci aspettavamo che il sindaco ci desse informazioni sullo stato di avanzamento del progetto, invece che una semplice notizia, per giunta non nuova.
Tornando alle domande, mi vengono in mente almeno le seguenti: quanto tempo la città deve ancora aspettare per vedere la realizzazione del nuovo museo? A quale tipo di museo gli organi competenti, che ci aspettiamo con il sindaco, stanno pensando visto che nelle città vicine come Bari, Napoli, Taranto, ma anche Ruvo ci sono altri importanti musei e considerando che in questi musei, oltre che in quelli di tutto il mondo, ci sono i più importanti reperti provenienti da Canosa?  Quali sono le azioni che il Comune sta mettendo in campo per far sì che il nuovo museo sia accessibile? In sostanza, c’è un progetto di spazi pubblici per la sosta dei mezzi con cui arriveranno i nuovi visitatori? C’è un progetto della viabilità che riveda complessivamente la sosta a Canosa, considerando che già vi sono delle criticità in tal senso per l’arrivo dei bus dei turisti che sostano in pieno centro?
Quali azioni il Comune ha messo in campo per far sì che il museo sia un luogo aperto alla città, non solo come contenitore ma come motore di idee e attività?
Oltre che tenere più informata la città – afferma Tomaselli – forse il Sindaco che ha avocato a se anche la delega dell’archeologia a contratto siglato, avrebbe anche dovuto farsi aiutare da qualche esperto per attivare tavoli di lavoro con le numerose associazioni culturali, la Fondazione Archeologica, gli imprenditori, in un work in progress per mettere in forma un programma articolato di azioni che, in attesa della realizzazione del museo, predisponga ed avvii in città altri processi legati allo sviluppo culturale e turistico della città!
Poichè così, per la verità – conclude Tomaselli – ci sembra che sia tutto ancora fermo e “da venire” in un futuro più o meno incerto».