«Cari giovani di Azione Cattolica, buongiorno e benvenuti!… Almeno sapete fare rumore, è già una cosa, avanti!»

Ha esordito così papa Francesco nell’incontro nazionale con i giovani di Azione Cattolica svoltosi sabato 29 ottobre presso l’Aula Paolo VI e inserito nell’iniziativa intitolata “Segni del Tempo” organizzata dal settore giovani di Azione Cattolica italiana. Tra di loro, anche una delegazione di ragazzi della diocesi di Andria, Canosa e Minervino.

L’occasione ha visto la partecipazione di circa 2000 ragazzi provenienti dalle parrocchie di tutta Italia che si sono dati appuntamento a Roma per confrontarsi su temi caldi e vicini alla loro quotidianità. “Segni del tempo”, questo lo slogan scelto per una tre giorni che ha riunito giovani da nord a sud dello stivale. Tanti i temi trattati, dalla cultura pop allo sport, alla scuola e al lavoro, alla legalità. Un’occasione dunque per i ragazzi per fare il punto della situazione dopo anni difficili macchiati dalla pandemia.

«Il nostro motto non è “me ne frego”, no, ma mi interessa!», ha sottolineato Papa Francesco, un monito per i tanti presenti ad abitare i luoghi della città, della scuola e del lavoro con coraggio e impegno.

Un weekend intenso, tra laboratori, incontri e riflessioni. Presenti anche il Presidente nazionale di Azione Cattolica, Giuseppe Notarstefano, mons. Gualtiero Sigismundo, vescovo di Orvieto-Todi e assistente ecclesiastico generale dell’Ac. Tra loro anche gli Gli Oblivion, che hanno animato la serata di sabato con parodie e imitazioni dal mondo artistico e musicale.

«Siate giovani credenti e responsabili, fate attenzione a non far perdere il sapore, a non diventare giovani tiepidi, cristiani annoiati», questo l’augurio del Santo Padre per i tanti arrivati a Roma.

«E’ stato come respirare una ventata di aria bella, fresca e giovanile. Un weekend intenso, ma formativo che ci ha permesso di confrontarci con nostri coetanei su tematiche che spesso vengono trascurate.
Ancor più dopo questa esperienza sentiamo il dovere di essere giovani credenti, credibili e responsabili all’interno delle parrocchie e di essere lievito per una grande famiglia che prende il nome di Azione Cattolica.», hanno sottolineato i ragazzi della diocesi di Andria che al passaggio del Pontefice tra la folla hanno regalato una bandiera della Giornata Mondiale della Gioventù, altro grande incontro che si terrà la prossima estate a Lisbona.

Una bella ripartenza, dunque per i giovani che da oggi porteranno i “segni del tempo” trascorso in questi giorni nelle realtà che quotidianamente abitano con gioia e responsabilità perché «Guai ai giovani con la faccia funebre”, così come ha intimato il Papa, “hanno perso tutto!».