«Con un gruppo di 5 ragazzi spagnoli e le loro insegnanti di Jerez de La Frontera, abbiamo svolto una visita presso alcune aree archeologiche cittadine.
I nostri visitatori soggiornano nella nostra città, ove stanno svolgendo un progetto Erasmus ??di 10 giorni organizzato da Abroad Consulting GmbH.
È stato un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, volto alla conoscenza di epoche lontane, quando Canosa era un fiorente centro economico, con un notevole prestigio politico»- E’ quanto sottolineato in un post su Facebook della Pro Loco canosina.

«Dopo esserci incontrati in Piazza Vittorio Veneto, dinanzi all’info point turistico e aver narrato il racconto storico della nostra città, cominciamo il cammino urbano lungo le principali tappe archeologiche e monumentali.

Raggiungiamo come prima tappa i resti della Domus di Colle Montescupolo, una residenza patrizia di età imperiale. Qui, tra i vari particolari, ammiriamo i mosaici e i dipinti parietali del triclinium.

In seguito, proseguiamo il percorso lambendo la Villa Comunale col suo lapidarium, ove le aiuole vengono nobilitate dalla presenza di capitelli, epigrafi e altri reperti di epoca romana (I-IV sec. d.C.).

Continuiamo poi il nostro percorso e arriviamo all’Ipogeo Scocchera B (IV-III sec. a.C.), uno dei più sontuosi sepolcri aristocratici della città, dalla netta influenza culturale del mondo ellenistico.

Terminata anche l’osservazione di questo luogo, ci spostiamo alla volta della terza tappa: il Parco Archeologico di San Giovanni. In uno dei più antichi poli episcopali di Puglia, si erge autoritario l’omonimo battistero paleocristiano (VI sec.), opera della committenza del Santo Vescovo Sabino (461-566) e autentico ponte architettonico e liturgico tra Occidente e Oriente.

Una volta conclusa anche l’analisi di quest’altra affascinante vestigia, ritorniamo in centro. Dopo aver guardato con attenzione gli esterni del Mausoleo del Principe Marco Boemondo d’Altavilla (XII sec.), concludiamo il nostro tragitto storico in cattedrale tra colonne romane, tracce paleocristiane e arredi medievali.

Al momento dei saluti, ci congediamo soddisfatti di aver trascorso un pomeriggio insieme, alla scoperta di un luogo che ha colpito e affascinato i nostri giovani amici e le loro insegnanti.

Ringraziamo per tale iniziativa la guida turistica Francesco Specchio per il servizio fornito, Sabino Mesaroli (co-direttore) e la Fondazione Archeologica Canosina , la quale ha reso possibile l’apertura delle aree archeologiche».