Venerdi 31 marzo, alle 18.30, a Canosa presso l’auditorium di Palazzo Mariano, si terrà un incontro con lo scrittore siciliano Sergio Infuso, autore di “Rosa Noce. Storia d’amore e di passioni”-  con  lettera di prefazione di Rita Borsellino. Rispetto delle regole e dei principi civili di convivenza e della solidarietà, partendo anche da piccoli gesti quotidiani fino ad arrivare al tema importante della legalità. La lettura del volume ha già appassionato diversi studenti e diversi docenti che hanno utilizzato il testo proprio nelle classi.

«La legalità – afferma Nadia Landolfi, Dirigente dell’Istituto comprensivo Foscolo – Lomanto – chiama in causa la responsabilità individuale e quella collettiva nelle azioni quotidiane e di scelte che ognuno di noi si trova a compiere. Il nostro impegno è proprio quello di sollecitare la partecipazione e la discussione riguardo alla buona cittadinanza, partendo proprio dalle scuole e affrontando argomenti, come per esempio il bullismo, che hanno a che fare con la prevaricazione di chi si sente più forte a discapito del senso civico. Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili e, famiglia e scuola non devono mai perdere di vista questo importante  progetto da considerarsi prioritario rispetto a qualsiasi altra cosa».

L’incontro,  patrocinato dal Comune di Canosa e con il partenariato del Rotary Club Canosa,  vedrà la partecipazione dunque di  scolaresche, autorità ed associazioni culturali ed è aperto al pubblico, avendo  come obiettivo proprio la riflessione su temi di interesse comune  e valori importanti nella vita di tutti. «La possibilità di interloquire con la persona che ha effettivamente pensato e scritto la storia contenuta nel libro letto – afferma l’insegnante Rosa Adocchio  –  è un’esperienza difficilmente sostituibile con altre iniziative di promozione alla lettura. Diventa un’occasione in cui sia possibile condividere con l’autore stesso le emozioni ed i pensieri suscitati dalla lettura. Una scelta che  non è avvenuta per caso ma motivata dai  temi che caratterizzano l’autore, la letture fatta in classe, lo stile di scrittura, l’interesse suscitato negli alunni».

«Nel percorso molto bello tra le scuole siciliane e le scuole di tutta Italia – dichiara lo scrittore Sergio Infuso –  assume un rilievo simbolico molto importante l’iniziativa di Canosa di Puglia,promosso dalla prof.ssa  Rosa Adocchio, alla quale  saremo felici di partecipare e dare il nostro contributo. Il  Premio Nazionale Paolo Borsellino 2016  –  continua lo scrittore – ha segnato una tappa importante del progetto Rosa noce,  premiando a Palermo diverse personalità distintesi nel contrasto alla mafia e per la legalità come Vito Lo Monaco e Tiziana Di Salvo,  Antonio Vullo, La famiglia Agostino e Stefano Russo».

Il libro dello scrittore palermitano Sergio Infuso, ha rappresentato il filo conduttore capace di legare in un gemellaggio, Milano e Palermo, le istituzioni, le scuole, gli insegnanti, le famiglie ed i ragazzi delle due città, ma anche di altre città da nord a sud. E’ stato un susseguirsi d’iniziative nelle sedi istituzionali, in teatri prestigiosi, nelle scuole dove  i ragazzi hanno portato in scena la storia d’amore nata in una borgata palermitana, la “Noce”, si sono intestati gli auditorium degli Istituti scolastici coinvolti nella rete a Rosario Di Salvo e Pio La Torre uccisi dalla mafia il 30 aprile dell’82, tenuti incontri e assemblee, elaborate storie scritte e disegni ed è nata l’idea di un monumento che ricordi il loro sacrificio. Il progetto “Rosa noce” è stato premiato dal MIUR e dalla Fondazione “Giovanni Falcone”.

«Un percorso intenso  – conclude  lo scrittore – che si muove dentro una fase delicatissima e cruenta della nostra nazione che mette in luce un modello di vita ispirato ai temi della giustizia e ai valori cardine di una società che si regga sulla più semplice e costruttiva massima evangelica: ama il prossimo tuo come te stesso. Al percorso “Rosanoce” già sono attratti molti nuovi interlocutori, realtà scolastiche del Nord, del Centro e del Sud, con la piena convinzione che solo una società organizzata a livello di politiche scolastiche integrate potrà far percepire quel meraviglioso e fresco profumo di libertà a cui tutti aspiriamo».