«Si tratta senza dubbio di gesti ignobili, che sfregiano il bene comune e l’immagine della nostra città. Stiamo provvedendo, già dal giorno successivo agli atti vandalici, a risistemare i giochi». Sono le parole di Elia Marro, assessore comunale di Canosa, che annuncia l’avvio dei lavori di risistemazione delle strutture ludiche all’interno della Villa Comunale dopo gli atti vandalici della scorsa notte.

marro-giochi«Gli interventi – ricorda Marro – resi possibili grazie all’Ufficio tecnico e all’Amministrazione tutta, riguardano la parte alta della villa (zona via Bovio) e la parte bassa (zona via Fabrizio Rossi). Nella parte bassa è previsto il montaggio di una nuova altalena, i cui lavori sono già iniziati, e il ripristino dell’altalena con la seduta per disabili e relativa cartellonistica; nella zona alta sono state già sostituite la passerella in legno della struttura ludica con scivolo e una seduta dell’altalena antistante. L’altra altalena, del tutto distrutta, sarà sostituita la prossima settimana».

«È nostro dovere far sì che i bambini tornino ad avere un ambiente di svago comunale, dove poter usufruire delle strutture ludiche e muovere i primi passi all’interno di uno spazio pubblico – ha spiegato Marro-. Tuttavia spero sia l’ultima operazione fatta per sanare azioni deturpanti del bene pubblico, visti i problemi di risorse con cui ogni giorno gli enti locali si scontrano, pur essendo consapevoli dei problemi e delle possibili soluzioni. Ci muoveremo politicamente a sollecitare l’installazione di telecamere, visibili e non, che in tanti richiedono. Tengo però a precisare, ancora una volta, quanto la soluzione a tutti i mali non sia il continuo monitoraggio orwelliano della città. Più forti del Big Brother sono il senso civico e il rispetto del bene comune».

«Un altro problema evidente è l’imbrattamento dei giochi – ha concluso Marro – motivo per cui ho deciso di lanciare una sfida ai cittadini: oggi, 6 aprile, sarò in villa comunale per tentare una pulizia dei giochi, munito di spugna e detergente. Chi vorrà, potrà darmi una mano, perché la cittadinanza attiva è la nostra forza».