L’assessore all’Agricoltura del comune di Canosa di Puglia, Francesco Lops, replica all’articolo “Topi nella villa comunale abbandonata al degrado” pubblicato dal quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” sabato scorso,16 settembre. «L’individuazione e le segnalazioni di problematiche della nostra città, per il bene comune, sono da apprezzare – dichiara l’assessore Lops -, ma enfatizzarle con argomenti che danno informazioni distorte è sbagliato e davvero molto superficiale. Per onestà culturale, le affermazioni su tecniche agronomiche o su aspetti fitosanitari dei lecci presenti nella Villa Comunale, vanno rese interpellando esperti del settore (Dottori Agronomi, Fitopatologi ed Entomologi); ad ogni buon conto sarebbe condivisibile l’affermazione del sommario “….lecci lasciati privi di potatura da tempo” perché sicuramente si riferiscono agli anni precedenti all’attuale Amministrazione: anni in cui le problematiche inerenti al verde pubblico sono state sempre disattese con conseguenti ripercussioni sfociate durante l’ultimo periodo. Sulla questione della presenza di ratti, come ha già assicurato il sindaco Roberto Morra, si è condiviso che le normali attività poste in essere non sono sufficienti a garantire l’eliminazione di tali fenomeni, pertanto l’Amministrazione ha chiesto alla ditta “Sangalli” (che gestisce la raccolta dei rifiuti, ndr) di inviare subito una impresa specializzata ad effettuare uno studio sulle misure da adottare. Il problema quindi sarà presto risolto».

«Vogliamo tuttavia rassicurare i cittadini di Canosa in quanto, diversamente da quanto affermato nell’articolo pubblicato, il verde pubblico non è affatto a rischio, ed ogni paventato pericolo è in realtà inesistente. Ora, e come non mai, infatti, l’attuale Amministrazione ha approntato una programmazione del servizio di manutenzione del Verde pubblico tesa ad individuare le soluzioni gestionali più idonee che tengano conto delle condizioni edafiche, fenologiche e fitosanitarie. A tal fine, in merito alle corrette modalità di potatura dei lecci e delle alberature in genere, in ossequio ai dettami di una copiosa letteratura scientifica, l’Amministrazione Morra ha deciso di far coincidere il periodo di potatura con la fase di riposo vegetativo della pianta, che va dall’autunno alla primavera, allo sbocciare dei germogli nuovi. Infatti, è l’inverno il periodo ottimale per eseguire i citati lavori di potatura; del resto, gli interventi eseguiti a metà o tardo inverno (gennaio – febbraio), consentono  rapide cicatrizzazioni dei tagli riducendo il rischio di attacchi di patogeni. Con questo credo di aver dato una risposta alla domanda “E i lecci quando saranno potati e disinfestati?”».