La Giunta Comunale ha deliberato le nuove disposizioni per i dehors alla luce di quanto previsto dal D.P.C.M. 17 maggio 2020 e dall’Ordinanza n. 237 del Presidente della Regione Puglia.

«Per consentire agli esercenti di queste attività di poter avere una superficie maggiore abbiamo disposto di concedere fino al 100% dell’area a dehors ove possibile e fatte salve le prescrizioni previste sia dal Regolamento che dalla delibera di Giunta approvata. Alla luce di tutto ciò in Giunta Comunale abbiamo innanzitutto previsto di esonerare dal pagamento della TOSAP e del COSAP le imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni di suolo pubblico fino al 31 ottobre 2020». Interviene così, in una nota, il Sindaco di Canosa Roberto Morra.

«Le disposizioni emanate dal Governo e dal Presidente della Regione Puglia, introducendo le nuove norme per la “Fase 2” relative agli esercizi di ristorazione, che mirano ad assicurare il distanziamento interpersonale di un metro di separazione tra i clienti, hanno ridotto, di fatto, lo spazio utile per la disposizione dei tavoli.

Le nuove norme inoltre, privilegiano l’utilizzo degli spazi all’aperto, pur mantenendo fermo il principio della distanza interpersonale di un metro.

Pertanto, nell’ipotesi in cui l’occupazione incrementale della zona antistante l’esercizio commerciale non sia tecnicamente realizzabile, sarà possibile occupare le aree adiacenti l’esercizio, fatte salve le disposizioni in materia di accesso ai mezzi di soccorso, ai disabili e alle rampe per il superamento delle barriere architettoniche oltre a quanto previsto dalle norme di tutela del verde pubblico ecc.

Lo spazio incrementale dovrà essere interessato esclusivamente dalla installazione di sedie e tavolini ed al più di elementi ombreggianti di minimo impatto.

Inoltre al fine di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da COVID-19, e comunque non oltre il 31 ottobre 2020, gli esercenti per la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, sono esonerati dall’obbligo di richiedere le autorizzazioni attinenti la gestione dei beni soggetti a tutela, del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

In questi giorni, i nostri uffici stanno incontrando i proprietari delle attività interessate ed i loro tecnici al fine di predisporre nel più breve tempo possibile le autorizzazioni ad occupare gli spazi incrementali».