«Piovono milioni di euro sulla nostra città. Frutto del lavoro e dell’impegno dei nostri uffici comunali che mai come prima hanno sostenuto un ritmo elevatissimo di lavoro». Parola del Sindaco Roberto Morra che esprime felicità per il finanziamento da 3,5 milioni di euro per l’intervento di Rigenerazione Urbana che interesserà la zona Capannoni.
«Sono particolarmente felice di questo finanziamento perché è stata la prima candidatura a finanziamento della mia amministrazione fatta all’indomani dell’insediamento a palazzo di città – spiega Morra in un lungo post su facebook – A volte ci vogliono anni dalla presentazione della progettazione alla effettiva ammissione e altri anni ancora per la sua concreta realizzazione. La città negli ultimi anni è stata oggetto di concessione di finanziamenti statali e regionali per diversi milioni di euro. Ora è il momento di proseguire questa strada con la cantierizzazione e realizzazione di quanto progettato».
«La città fra qualche anno avrà colmato il grande divario che la divide da altri esempi di centri urbani più moderni – dice ancora Morra – La strada è ancora lunga e tortuosa e nonostante le tantissime forze avverse possiamo dire di aver mantenuto fede a quanto richiesto dai nostri concittadini ovvero di poter vivere in una città normale. Non sono servite grandi menti, nè santi in paradiso, solo tanta buona volontà».
Nello specifico ammonta a 3.500.000 euro il finanziamento dell’intervento di Rigenerazione Urbana che interesserà la zona Capannoni, candidato dal Comune di Canosa al bando Regionale. Un importante intervento in un quartiere caratterizzato da situazioni emergenti di vulnerabilità sociale ed economica e di disagio abitativo scaturito in seguito ad un complesso processo di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini che intende creare le condizioni per rendere tutto il quartiere più vivibile e più sostenibile, facendo ricorso ad azioni mirate nel campo della mobilità collettiva e delle politiche sociali ed abitative, a partire dalle aree in evidente stato di degrado e dalle fasce più deboli di popolazione residente, perseguendo il fine di ricompattare il tessuto sociale dell’Area Urbana.