«Il polo sportivo di viale I Maggio finanziato per altri 700 mila euro: è questo l’importo del progetto finanziato dal bando “Sport e periferie 2020” candidato dall’Amministrazione comunale. Si tratta della realizzazione di una una grande area sportiva di proprietà comunale all’interno dello stadio “Marocchino”, oggi dismesso». A scriverlo in una nota è il sindaco di Canosa di Puglia Roberto Morra.
«Le somme consentiranno il completamento dell’intervento del valore complessivo di 1.300.000 euro, con il primo stralcio funzionale di 500 mila euro già finanziato e in fase di aggiudicazione della gara di appalto che vedrà, a breve, l’inizio dei lavori per la sua realizzazione. Il polo sportivo di viale I Maggio – spiega il primo cittadino canosino – interesserà un’area di oltre 6.000 mq composta da un campo di calcio a 5 e un campo da tennis outdoor, una struttura coperta dedicata al basket, pallavolo, calcio a 5, judo e un’area giochi dedicata ai più piccoli che insieme al Palazzetto “M. Lagrasta” appena inaugurato dalla Provincia costituiranno una vera e propria cittadella dedicata interamente allo sport e all’inclusività, frutto di un intensa attività di progettazione partecipata che ha coinvolto la cittadinanza e i settori politiche sociali e lavori pubblici guidati dall’ing. Sabino Germinario. L’intento è quello di riqualificare e potenziare l’area sportiva attrezzata esistente al fine di restituire alla comunità uno spazio pubblico integrato per molteplici attività sportive, sia indoor che outdoor come luogo simbolo dell’inclusione sociale di una comunità che vuol essere particolarmente attenta all’integrazione dei gruppi a rischio marginalità, alla lotta alla povertà e ad ogni forma di discriminazione.
L’impegno ampiamente mantenuto da quest’amministrazione con forza e determinazione mirava a implementare la dotazione di impiantistica sportiva della città al servizio dei cittadini e delle associazioni sportive per valorizzare lo sport, il benessere psicofisico e favorire l’aggregazione sociale.
L’intervento infine si inserisce in un progetto di riqualificazione urbana più ampio con l’obiettivo di migliorare l’intero quartiere sia dal punto di vista della mobilità che delle condizioni urbanistiche e socio-economiche, permettendo alla comunità – conclude Morra – di riappropriarsi e vivere nuovamente di spazi non più fruibili».