La ripresa della attività scolastiche è coincisa ancora una volta, purtroppo, con carenze evidenti da parte del trasporto pubblico. A raccogliere il grido d’allarme di un genitore di un ragazzo che da Canosa di Puglia si sposta a Cerignola è stata l’associazione “Priorità alla scuola”. Infatti, per via dei bus stracolmi, numerosi studenti sono costretti a viaggiare in piedi, con conseguenti norme anti-Covid violate.
«Diritto alla studio significa garantire il pieno accesso alla scuola, aperta a tutti per usufruire del libero insegnamento. Dopo un anno e mezzo di pandemia da Covid-19 c’è un altro virus che attacca i pieni diritti degli studenti e delle studentesse pugliesi e di tutta la comunità scolastica: l’irresponsabilità del presidente dell’attuale Regione Puglia e degli assessori competenti, quello all’istruzione e ai trasporti, che non sono stati in grado di garantire un raggiungimento senza disagi degli istituti scolastici con i mezzi pubblici». A scriverlo in una nota è l’associazione “Priorità alla scuola” della Regione Puglia.
«Nel frattempo, però, l’assessore alla salute conferma che in Puglia per prudenza tutta la classe va in quarantena in caso di contagio senza fornire maggiori dettagli sui tempi e il tracciamento, sempre più depotenziato. Quindi, per chi gestisce le istituzioni regionali, la prudenza e la prevenzione nell’aumentare le corse dei autobus non s’ ha da fare. Invece, nel mantenere tutta la classe in quarantena, sì. Le carenze strutturali – concludono dall’associazione – non si vaccinano, si risolvono con investimenti e interventi immediati».