E’ entrata ormai nel vivo la campagna elettorale che porterà Canosa, a partire dal primo turno in programma il 12 giugno, ad eleggere il nuovo primo cittadino. Primo a scendere in campo fin da ottobre è stato, assieme alle liste civiche a suo sostegno, l’ingegner Giuseppe Tomaselli che fin da subito ha inteso coinvolgere anche i più giovani allo scopo di rivitalizzare il contesto sociale e culturale.

  1. Ingegner Tomaselli, da dove e su quali bassi nasce la sua candidatura?

«La mia candidatura nasce dalla voglia di fare qualcosa per questo paese. Per molto tempo ho lavorato in giro per il mondo, mi sembrava giusto fare qualcosa per il mio paese. Da qui l’idea, discutendo con alcuni amici, della mia discesa in campo».

2. Alla prossima tornata elettorale sarà sostenuto dalle liste civiche Io Canosa, Movimento Schittulli, Tomaselli Sindaco e dalla Lista Civica Borgo Antico. Pensa sia il giusto mix per ambire alla poltrona di primo cittadino? 

«Sì, secondo me sì. E’ tutta gente preparata, che ha avuto un excursus e soprattutto la mia lista composta da giovani darà l’impulso decisivo del cambiamento radicale della città».

3. Avrebbe mai immaginato tempo fa che sarebbe arrivato a prendere questo tipo di decisione e cioè quella della candidatura? 

«No, qualche tempo fa no però noi siamo partiti da ottobre con la programmazione poichè sono dell’idea che occorre prepararsi per un’avventura del genere. Da ottobre siamo in campo, non abbiamo mai cambiato, fatto patti, chiesto favoritismi. Abbiamo deciso di partire e siamo partiti, senza se e senza ma».

4. Su quali punti si incentrerà la vostra campagna elettorale? 

«Io sono convinto che questa città abbia bisogno di una riorganizzazione amministrativa, bisognerà puntare sull’agricoltura così da poter essere il volano per tutte le altre attività. Molte le cose da rivedere, ad esempio il regolamento sui dehors o sull’utilizzo degli impianti sportivi. Ci sono tante cose da sistemare».

5. Come reputa il lavoro dell’attuale amministrazione pentastellata guidata dal Sindaco Morra? 

«Secondo me c’è stato un vero e proprio scollamento con la città. Si parla tanto dei progetti finanziati ma penso sia necessaria una visione d’insieme della città, non serve solo cementificare. Bisogna definire dove si vuole andare e cosa si vuol fare, dopo si vanno a prendere i progetti allo scopo di costruire una città diversa».

6. L’ attuale primo cittadino canosino ha affermato di essere sicuro della sua rielezione. Cosa ne pensa in merito?

«Tutti sono degni di provarci, una cosa non condivido dell’attuale primo cittadino e cioè il suo pensiero relativo al concetto di figura. Non ci sono figure, ci sono delle persone tutte degne di poter competere alla prossima tornata elettorale».

7. Ci sono state interlocuzioni con altre forza politiche? Se sì, cosa vi ha portato a scegliere strade diverse? 

«Noi siamo partiti senza interlocuire con nessuno, volevamo che la nostra idea fosse prioritaria. Solo in seguito abbiamo provato ad instaurare un dialogo con altre forze politiche ma alla fine il risultato è stato quello relativo alla spartizione delle poltrone e alla somma dei voti. Noi non vogliamo una somma dei voti, vogliamo una somma di idee».

8. Quanto crede nell’elezione a sindaco? 

«Ci credo, in vita mia non ho fallito nessun obiettivo però sarà difficile. Proprio per questo motivo, siamo partiti da ottobre».