Uno dei riti più sentiti, particolari, semplicemente speciale: dopo due anni di stop forzato causa emergenza sanitaria da Covid-19, Canosa di Puglia tornerà a vivere le emozioni della Settimana Santa ed in particolare della Processione della Desolata che più di ogni altra tradizione, assieme alla celebrazione del Santo Patrono Sabino, accomuna l’intera cittadinanza. Riavvolgere il nastro, tornare a vivere questo momento a distanza di 730 giorni, sarà sicuramente significativo ma rispetto al passato, parecchie sono le novità che la manifestazione presenterà nel suo svolgimento.

Fra queste, saranno adottate delle misure straordinarie volte al rispetto delle norme circa la prevenzione e contenimento del contagio dal Sars- Cov2 che porteranno all’assenza di angioletti, paggetti, ministranti senza dimenticare come lo stesso itinerario, al fine di evitare assembramenti e garantire la percorribilità di strade ampie, sia stato ridimensionato. Infatti, il simulacro della Vergine Desolata non attraverserà le vie del centro storico e quindi della “Zona Castello”, tratto che da sempre contraddistingue il rito religioso  in ogni sfaccettatura dando, al contempo, la possibilità a fotografi, giornalisti, curiosi, fedeli ed appassionati di vivere il Sabato Santo canosino fra storia, cultura, religiosità e paesaggistica. Inoltre, durante il percorso processionale, non saranno effettuate le tradizionali soste per il canto che verrà comunque eseguito in corso d’opera.

Qui di seguito l’itinerario: Chiesa di S. Francesco, via Matteotti, via Oberdan, via F. Rossi, via Bovio, Piazza Vittorio Veneto, via Imbriani, Piazza Termen, via Kennedy, via Petrarca, via Santa Lucia, via Fogazzaro, via Corsica, via Kennedy, piazza Imbriani, piazza Vittorio Veneto, corso San Sabino, piazza della Repubblica. A conclusione della processione il saluto del Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi. Un primo segno, parziale, di ritorno alla normalità: Canosa si prepara a rivivere, a distanza di tempo, uno dei pochi riti che nell’intera Puglia trova svolgimento nel mattino del Sabato Santo.