«Carissimi concittadine, carissimi concittadini, nel giorno della nostra Festa Patronale in onore dei Santi Patroni Sabino, Alfonso e Maria Santissima della Fonte, desidero rivolgere il mio più caloroso, sentito ed affettuoso saluto a tutti i cittadini canosini. Ogni anno, in occasione di questa ricorrenza – afferma il Sindaco Malcangio – il mio pensiero va anche e soprattutto a coloro i quali vivono lontani dalla nostra amata terra, in altre città italiane o all’estero, continuando a coltivare quotidianamente le proprie origini e tenendo ben salde quelle che sono le radici che li legano a Canosa. La Festa Patronale ci rappresenta tutti come un’unica comunità, un unico cuore pulsante che batte per la propria città, per la propria amata Canosa.
Questo è il miracolo che ogni anno si manifesta, che noi concittadini dobbiamo leggere come segnale dell’unicità che ci contraddistingue: siamo unici e veri, siamo semplicemente canosini. Dopo due anni, a causa dell’emergenza Covid-19, torneremo ad accompagnare per le vie cittadine i nostri Santi Patroni, torneremo ad essere comunità, torneremo ad accogliere coloro i quali decideranno di fare ritorno nella terra natia rispolverando foto, aneddoti e riabbracciando i propri affetti più cari. Numerosi sono i ricordi, fin da bambino, che mi legano alla nostra festa per eccellenza: il nostro Santo Patrono Sabino è stato in grado di unire Occidente e Oriente, un maestro di concretezza, un esempio da seguire. Ogni anno, ci indica la direzione del nostro divenire: come una luna piena ci accompagna nella nostra vita e la sua figura deve essere da monito per tutti noi, così da perseguire il bene comune. Sul suo esempio proseguiremo il nostro cammino per costruire, giorno dopo giorno, una società fondata su quei valori che lo contraddistinsero. Essere canosini è un onore ed io, in qualità di Sindaco, sono orgoglioso di potervi rappresentare tutti. Abbiate sempre a cuore le vostre origini, le vostre radici, sappiate tramandarle – conclude il primo cittadino Malcangio – di generazione in generazione, sempre e comunque. A voi tutti, buona Festa Patronale!»