Dal Paradiso all’Inferno nel giro di pochi giorni: è la strana ed ambigua parabola del Lecco Calcio che nonostante la promozione in Serie B, si ritrova a dover fronteggiare la questione stadio, ad oggi irrisolta, che potrebbe compromettere in maniera definitiva l’iscrizione al prossimo campionato cadetto. Il futuro del club, a poche ore dai festeggiamenti per il salto di categoria, è ancora tutto da definire con il “Rigamonti-Ceppi” non idoneo alla disputa dei match del secondo massimo campionato nazionale italiano. Da qui, la decisione di virare sull’Euganeo di Padova ma ecco l’intoppo: la documentazione necessaria, compreso il nulla osta della Prefettura di suddetta città, sarebbe stata presentata fuori tempo massimo.

L’attesa è quindi tutta per domani, venerdì 23 giugno alle ore 18:00 quando avrà luogo un’assemblea della Lega B per decidere il futuro del sodalizio del patron canosino Paolo Di Nunno. Oltre al danno però, ci potrebbe essere anche la beffa: infatti, nel caso in cui dovesse essere rifiutata l’iscrizione alla prossima cadetteria, il club lombardo non potrebbe disputare neanche il campionato di Serie C visto l’invio della domanda non effettuata, tornando in Serie D e quindi non più in un campionato professionistico. Una situazione paradossale, senza precedenti come ampiamente riportato anche dal giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio e della Gazzetta dello Sport. In sintesi, senza stadio l’iscrizione non può essere accettata.

Al di là della decisione della Lega B, si preannuncia comunque un’estate rovente con il presidente Di Nunno pronto a fare ricorso puntando sull’alibi del ritardo dell’inizio dei play-off. A seguire da vicino la situazione relativa al Lecco, oltre al Brescia, anche il Perugia ed il Foggia, pronto a dare “battaglia legale” in ogni aula e grado per far valere i propri diritti utili ad un eventuale ripescaggio supportato dal comma 1 dell’articolo 49 delle NOIF, Norme Organizzative Interne Federali, che alla lettera B, relativamente ai criteri di promozione, afferma che devono essere 4 le promosse dalla Serie C alla Serie B, una norma che in mancanza dell’iscrizione del Lecco con conseguente riammissione del Brescia in B, non verrebbe rispettata. A completare il quadro della situazione sarà infine la decisione della COVISOC, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistico, chiamata a pronunciarsi entro il 30 giugno sulle domande di iscrizione presentate dai club: Lecco Calcio, Serie B o Serie D? Ai posteri l’ardua sentenza, dalle stelle alle stalle potrebbe essere un attimo.