Una vera e propria prova del nove, un match che senz’ombra di dubbio potrà dire tanto sul proseguo del campionato del Canosa Calcio. Può essere questa l’analisi della vigilia del match casalingo fra i rossoblù e il Corato Calcio, anch’esso a secco di vittorie in questo di inizio di campionato visto il 4-0 subito dal Molfetta ed il 2-2 maturato domenica scorsa contro il Foggia Incedit. Nell’aria, la sensazione che serva poco per far scoccare la scintilla per una squadra che continua imperterrita ad inseguire il proprio obiettivo. Certo, una vittoria sarebbe fondamentale soprattutto dal punto di vista psicologico, occorre sostanzialmente sbloccarsi a tutti gli effetti dopo i pareggi contro Borgorosso Molfetta e Spinazzola. Se ciò accadrà, sarà come sempre il rettangolo di gioco a deciderlo, il divertimento viste le doti tecniche di entrambe le compagini non mancherà.

Mister Zinfollino, ad esclusione dello squalificato Cannito, potrà contare nuovamente su tutta la rosa a sua disposizione e si sa, avere una panchina all’altezza è un elemento di primaria importanza per mutare e direzionare una contesa, vedi ad esempio la trasferta di Spinazzola dove fu il subentrato Romano a servire l’assist per la rete di Nannola. Dal canto suo però, il Corato va a caccia della prima affermazione dell’anno; reduce dalla bruciante eliminazione in Coppa Italia contro il Bisceglie, capace di ribaltare il 2-0 dell’andata con il 5-2 del ritorno, i coratini affrontano il terzo impegno nell’arco di sette giorni. Sì, forse la stanchezza si farà sentire, ma altrettanto non mancherà la voglia di rivalsa. Negli ospiti farà il suo ritorno in terra ofantina l’ex Loseto, giocatore di valore, talento e tecnica, autore fino a questo momento di due reti. In casa rossoblù, alla vigilia dell’incontro, a prendere la parola è il neo direttore generale Gianluigi Trallo.

«Il primo amore non si scorda mai, torno a casa e per questo – afferma Trallo – ringrazio per la fiducia accordatami il presidente Alessandro Di Nunno. Entrare a far parte di un team come quello creato ad hoc per questa importante stagione sportiva, non può far altro che inorgoglirmi. Mi ritrovo in una scuderia Ferrari, vincente con una macchina di primo ordine, vedi la rosa a disposizione, e con un pilota, Schumacher, che è il nostro tecnico Gino Zinfollino. Grazie anche al Jean Todt di turno che è il direttore sportivo Francavilla, penso sia stata allestita una squadra per ben figurare. A noi il compito di premere il piede sull’acceleratore e di vincere tutte quelle che sono le partite da qui alla fine della regular season perché una squadra che nasce sugli albori di un precedente certamente non esaltante vedi purtroppo le note vicissitudini dei nove punti è una squadra che si ritrova come un pugile che deve ancora iniziare a boxare e perdente ai punti. Il contraccolpo c’è stato sicuramente – continua il direttore generale – ma con tutta l’assistenza dello staff questo gap verrà colmato: i primi due risultati ci penalizzano ulteriormente ma da quello visto in campo ci sono tutte le premesse per recitare una voce da protagonista in questo campionato a cominciare da domenica dove l’imperativo è vincere. Certo, nel calcio nulla è scontato a maggior ragione se pensiamo che questo non è un campionato a due gironi, ma è il preludio al girone unico con ogni squadra che ha cercato di allestire un organico forte in grado di poter competere per i primi posti ma anche per la salvezza viste le sei retrocessioni previste. Ergo, raggiungere la salvezza per molti equivarrebbe alla vittoria del proprio campionato e non potrebbe essere altrimenti. E’ un raggruppamento molto difficile, ogni partita avrà una storia a sé però ho visto una squadra in salute, in grado di allenarsi con caparbietà. Mi auguro che domenica al “San Sabino” ci sia il pubblico delle grandi occasioni per suggellare quella che sarà la gara di cartello della 3a giornata spingendo e caricando i ragazzi che scenderanno in campo vestendo la casacca rossoblù. Erano anni che il Canosa Calcio non aveva una chiarezza di idee e visione così evidente, il merito va al presidente Di Nunno e la città non può che essere orgogliosa del suo operato e della sua passione verso questi colori».