«Dopo la tavola rotonda di ieri a cura della Fondazione Archeologica ed altre importanti associazioni del nostro territorio, incentrata sullo sviluppo economico di Canosa alla presenza di Beppe Fragasso, Aldo Patruno, Sergio Fontana e Andrea Pugliese, si reputa opportuno inviare al nostro primo cittadino questa missiva. Con il sindaco ed i suoi assessori tecnici avevamo condiviso l’idea che la città avesse bisogno di indire tavoli e discussioni aperti anche ad altri enti e studiosi, vedi ad esempio l’accordo di valorizzazione e progettazione del nuovo museo nell’edificio scolastico “Mazzini”. Ma è pur vero che da troppo tempo, se si considera che la giunta Morra è anche in dirittura d’arrivo, sulla città è calato un silenzio assordante, senza considerare che i numerosi progetti e finanziamenti che la città ha ottenuto per effetto del Pnrr necessitano di discussione non a progetti esecutivi conclusi ma a progetti esecutivi iniziati». A scriverlo in una nota è la segreteria del Partito Democratico di Canosa di Puglia.

«Ci tocca sottolineare che il più grande problema con cui la giunta Morra deve fare i conti in questa fase è il distanziamento dalla città e dai suoi bisogni. Al momento della sua elezione, nel giugno 2017, il primo cittadino pentastellato incaricò alcuni tecnici per realizzare il suo programma di mandato. Il capogruppo Pd Antonio Imbrici apprezzò questa scelta e approvò alcuni dei passaggi operativi di questi assessori e della giunta in generale sia in consiglio Comunale, sia nell’ambito del dibattito pubblico cittadino. Non abbiamo compreso appieno e soprattutto ritenuto opportuno – spiega il Partito Democratico canosino – il recente rimpasto della giunta ma abbiamo comunque rispettato le volontà sindacali, attendendo alcuni mesi prima di dover chiedere, unendoci ad altri che avevano già espresso le loro perplessità, a che punto erano i numerosi progetti del “Modello Canosa”. Un assordante silenzio sembra essere caduto sui progetti urbanistici della città, fatta eccezione per alcune comunicazioni molto scarne riguardo ulteriori finanziamenti di opere pubbliche che se non opportunamente pensate ed inserite in un quadro chiaro di azioni, sembrano seguire la sorte di altre operazioni tuttora in itinere come la famosa pista ciclabile della 167, l’ex convento dei carmelitani o le palazzine dell’albergo diffuso in “zona castello”.
Non abbiamo più notizie dello stato di avanzamento del museo che capiamo essere nelle mani del polo museale, ma che avevamo inteso sarebbe stato opportunamente monitorato da lei e da i suoi assessori al fine di coinvolgere la città per quanto possibile nelle scelte. E ancora: quali le novità del “Piano particolareggiato di rivitalizzazione dell’area Castello” e della variante del piano urbanistico generale (PUG) realizzato con il contributo scientifico del gruppo di docenti del Politecnico di Bari coordinato dal prof. Matteo Ieva? Il nuovo regolamento edilizio, già approvato in aprile dal Consiglio comunale, doveva essere sottoposto ad incontri con tecnici e categorie per le osservazioni e riportato in Consiglio: a che punto è? A tutti questi elementi si aggiunge anche la scarsa informazione relativamente ai progetti urbani finanziati dalla Regione e che hanno a che fare con l’idea di valorizzazione di Canosa: stiamo parlando del “Cura” (corridoio archeologico, ecologico) e del progetto “Tra città e campagna” che hanno ottenuto un finanziamento di 3.500 di euro.
Sindaco Morra, tutto questo silenzio ci sembra sinceramente un grande spreco per una città che sembrava aver trovato la giusta strada per ciò che gli addetti ai lavori chiamano rigenerazione ma che noi più semplicemente auspichiamo per la rinascita del nostro paese. Senza risolvere i problemi edilizi, ambientali, estetici e atavici di Canosa – concludono dalla segreteria – non potrà mai esserci alcun sviluppo economico legato alla valorizzazione dei beni storico-archeologici e agro-alimentari tipici della nostra terra. Ci faccia sapere!».