L’intera comunità di Canosa continua a dire no con forza all’ampliamento della discarica Bleu, approvato dalla Provincia di Barletta, Andria, Trani in Conferenza di servizi. Anche il vescovo della diocesi di Andria, monsignor Luigi Mansi, ha manifestato in proposito forti perplessità.

«L’Amministrazione comunale sta ponendo in essere tutte le azioni amministrative necessarie affinché l’ampliamento della discarica venga scongiurato», scrive in una nota l’ufficio stampa del Comune di Canosa, «oltre al recente Consiglio comunale monotematico che, carte alla mano, ha ribadito una assoluta contrarietà all’ampliamento, è stato presentato ieri al presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, un atto di opposizione rispetto all’esito della Conferenza di servizi della Provincia». Questa mattina, invece, il sindaco Roberto Morra ha inviato una richiesta di incontro urgente al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, e al presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Nicola Giorgino.

Il sindaco ha espresso forte preoccupazione per le ripercussioni che il provvedimento provinciale potrebbe avere per la Città. Come è noto, sebbene l’ampliamento sia stato autorizzato in agro di Minervino Murge, lo stesso risulta essere contiguo alla discarica già esistente sul territorio di Canosa. «Considerato l’esito del Consiglio comunale monotematico sull’argomento, tenutosi lo scorso 1° settembre – dichiara Morra -, e la reazione della popolazione che sta costituendo un Comitato spontaneo che avvierà una serie di azioni di protesta, ho chiesto di fissare un incontro urgente finalizzato alla disamina della situazione di Contrada Tufarelle, dove si sono già verificate gravi problematiche causate dalle attività delle discariche, inclusa la dismessa Cobema. Come già anticipato – ha concluso il primo cittadino – agiremo in ogni sede per contrastare una decisione contraria all’interesse di tutti i canosini».