«Le catacombe di Lamapopoli, che furono rinvenute negli anni ’50 sulla strada nazionale Canosa-Barletta (Strada Statale 93), rappresentano un unicum per la Puglia, e sono tra le poche cristiane presenti in Italia meridionale insieme a quelle di Siracusa e Napoli. Il 3 novembre 2017 si è tenuto il meeting “Il Complesso Catacombale in località Lamapopoli. Conoscere, Cconservare, Tutelare” organizzato dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra». E’ quanto scrive in una nota Elia Marro, e poi prosegue:

«La storia della rivalutazione di questo importante sito archeologico è però più lunga e vale la pena ricordare i fautori di questa svolta. Ecco le tappe fondamentali che hanno portato ai risultati di oggi:

Il 29 luglio 2016 il sindaco di Canosa di Puglia Ernesto La Salvia si reca a proprie spese (i grillini lo urlano, i veri politici lo fanno) presso la sede della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra a Roma, per consegnare chiavi di accesso al sito al Sovrintendente archeologico delle Catacombe. Si è così concluso positivamente l’iter che formalizza il passaggio delle catacombe cristiane di Canosa alla Santa Sede.

Dalla formalità si è poi passati ai fatti quando, il 4 ottobre 2016, l’ispettore delle Catacombe Puglia comunica all’allora sindaco La Salvia l’avvio dei lavori in località Lamapopoli. Ed ecco che i lavori iniziano il 10 ottobre 2016 con un’opera di bonifica e monitoraggio della zona per quantificare e scansionare nel tempo gli interventi di tutela, conservazione e restauro.

Si tratta di un grande lavoro politico dell’Amministrazione La Salvia che ha portato a un risultato positivo visibile a distanza di tempo; questi iter hanno bisogno di molti mesi prima di trasformarsi in fatti. Il tutto è stato senza dubbio frutto del clima di collaborazione che si è venuto a determinare tra il Comune di Canosa e la Santa Sede, con il favorevole consenso del nostro Vescovo mons. Luigi Mansi. Soprattutto, quanto è accaduto è la dimostrazione della fattività della scorsa Amministrazione che, seppur non avendo comunicato efficacemente il proprio lavoro, ha cercato per cinque anni di dare un contributo concreto alla città. Meglio il duro lavoro e una carenza comunicativa che una comunicazione vuota fatta di spot al fine di mascherare il qualunquismo di fondo. I miei complimenti personali all’ex sindaco La Salvia per aver ottenuto un risultato concreto che porterà, nel tempo, a un incremento del flusso turistico in città».