Il suono è dolce e potente. Arriva dalla tettoia della chiesa di Maria SS. dell’Assunta di Canosa di Puglia. La fonte è data da tre campane bronzee che hanno preso a suonare a quasi un anno e mezzo da una sorta di sondaggio che il sacerdote, don Michele Malcangio, ha svolto tra i suoi parrocchiani.

«Avevamo la possibilità di spendere una somma cospicua e allora ho voluto sondare coinvolgendo la comunità – spiega don Michele alla Dire -. Il sacerdote ha quindi chiesto come si volesse fossero spesi i soldi raccolti attraverso offerte e donazioni. «La chiesa – sostiene – è casa dei parrocchiani ed era giusto coinvolgerli. Si poteva sistemare il campo di calcio, fare qualche opera di sistemazione dell’oratorio ma mi hanno risposto che avrebbero voluto le campane e così è stato».

Le campane che riecheggiano arrivano in una parrocchia già conquistata dalla tecnologia dove si canta con il karaoke e la messa è sottotitolata in inglese per consentire ai migranti di seguire la celebrazione eucaristica. La scelta dei parrocchiani di tornare al più semplice e antico linguaggio di richiamo a Dio e’ ora realtà. «Cominceranno a svolgere il loro di richiamo il giorno di Ognissanti alle dodici: l’orario in cui suoneranno sempre, oltre che prima delle messe» chiosa don Michele.