«Sembra essere l’arma per vincere sul Covid-19, la vaccinazione sarebbe l’unica maniera per tornare alla normalità. Ma se andiamo avanti di questo passo chissà quanto tempo ci vorrà». Lo dicono i segretari generali di Cgil Bat, Biagio D’Alberto e dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio esaminando le date disponibili per prenotare il vaccino anti Covid per gli ultra 80enni.

«Stando alle nostre rilevazioni, al momento per le città di Andria e Trani le date disponibili nelle agende dei Cup della Asl Bt partono dal 20 aprile, prima tutto esaurito. A Barletta e Bisceglie, invece, gli over 80enni che vogliono oggi prenotare il loro vaccino avranno un appuntamento non prima del mese di maggio. Va meglio solo a Canosa di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, dove ci sono ancora delle possibilità per marzo. Anche gli anziani di San Ferdinando di Puglia devono aspettare aprile per vaccinarsi, se prenotano oggi. Così come quelli di Minervino Murge (dal 6 aprile) e Spinazzola (dal 15 aprile). Considerando che non è consentito spostarsi per la vaccinazione in un comune diverso da quello di residenza, questa è la fotografia della Bat. Per non parlare della vaccinazione domiciliare, nessuna data per tutta la Provincia», osservano.

«La situazione è straordinaria e ci vogliono misure straordinarie: servono agende piene di date, sedi, vaccinatori, infermieri… insomma una macchina organizzativa ‘da corsa’, non si può certo pensare di fare una vaccinazione a tappeto contando sulla ‘normale amministrazione’. Se per vaccinare forse metà degli over ottantenni siamo a maggio con le prenotazioni, non diciamo i giovani ma fino a che arriveremo ai 60enni ci vorranno anni. Nelle scorse settimane sembrava che le dosi disponibili fossero poche, ora il ventaglio di vaccini a disposizioni si sta ampliando e presto ne arriveranno altri di cui già si stanno occupando le agenzie e gli enti regolatori. È quindi davvero improrogabile mettere a punto una strategia vaccinale altrimenti il virus (varianti comprese) continuerà a guadagnare terreno. Anche perché se il vaccino contro il Covid andasse ripetuto ogni anno (cosa che la scienza sta ancora studiando) come facciamo con l’antinfluenzale, con questi ritmi e questi tempi come si fa? Qualcuno se l’è chiesto? Stando all’ultimo aggiornamento del 18 febbraio 2021 in Puglia le dosi somministrate in rapporto agli abitanti della Regione è del 4,34%. La campagna vaccinale è partita il 27 dicembre, dal via sono passati quasi due mesi», concludono D’Alberto e Pelagio.