«I cittadini di Canosa di Puglia speravano in un alleggerimento e invece hanno trovato l’amara sorpresa». Lo sostengono il segretario della Lega Spi Canosa, Antonio Caputo, e il coordinatore della Camera del lavoro Cgil, Francesco Di Nicoli, riferendosi alle tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti, nei giorni in cui stanno arrivando le cartelle a casa dei contribuenti.
«Doveva essere la volta di mutare rotta e invece l’attuale Amministrazione, in occasione della stipula del nuovo contratto di appalto del servizio di igiene urbana, affidato alla “Teknoservice Srl”, senza che vi siano stati introdotti grossi mutamenti nel servizio ha deciso di aumentare il tributo di una percentuale considerevole rispetto agli anni passati, scaricando un ulteriore peso su chi vive (e sopravvive) di reddito da lavoro dipendente o da pensione.

Tali decisioni di natura economica, mai condivise con le associazioni rappresentative della cittadinanza, incidono pesantemente sul sistema di reddito di quella parte della comunità (lavoratori e pensionati, specialmente dei percettori di pensioni al minimo o di reddito di cittadinanza), che già vive una situazione di profonda crisi e di difficoltà economica oltre che di occupazione molto precaria e sottopagata. Non era questo il momento sapendo che sono già in atto ulteriori aumenti rivenienti da altri servizi di primaria necessità. E se gran parte delle famiglie canosine stenta a sbarcare il lunario sarebbe stato molto più opportuno, per l’Amministrazione comunale spendersi maggiormente a favore della collettività, intervenendo sulla riduzione dei costi anziché sugli aumenti. A questo punto ci chiediamo, quali sono i vantaggi economici del nuovo sistema di differenziazione dei rifiuti? E quale strumento sanzionatorio è in atto per chi non differenzia correttamente? Oppure il rifiuto organico sarà destinato a compost di qualità o fertilizzante? Siamo convinti che il materiale raccolto differenziato non deve essere considerato un costo per la collettività ma un guadagno finalizzato alla riduzione delle bollette. E che naturalmente si debba differenziare correttamente, per questo riteniamo che sia necessaria un’azione di controllo e di monitoraggio da parte degli uffici competenti e della Polizia Locale affinché si scoraggino comportamenti scorretti di alcuni cittadini. Solo così si può correttamente gestire il servizio e consentire il ridimensionamento dei tributi a carico della cittadinanza. Riteniamo, soprattutto, essenziale l’utilizzo delle telecamere che, però, hanno bisogno di un Regolamento che sia approvato in Consiglio comunale», spiegano Caputo e Di Nicoli.

«Infine, – concludono i due dirigenti sindacali – approfittiamo dell’occasione per denunciare anche la situazione dei parchi pubblici, a partire dalla Villa comunale e dal parco sulla 167. Situazione che non è affatto rosea».