«Sono entrato attivamente nel Movimento 5 Stelle durante il mese di aprile 2015 in occasione delle elezioni regionali. Da allora ho iniziato ad occuparmi in maniera più approfondita delle problematiche della nostra città.
Nelle giornate del giovedì ci incontravamo nella sede di via Mamiani con altri attivisti e discutevamo delle azioni da intraprendere arrivando, insieme al mio gruppo politico, all’appuntamento delle elezioni amministrative del 2017 con le idee piuttosto chiare, in merito alle criticità riscontrate e con delle soluzioni da proporre ai concittadini con il programma elettorale». A scriverlo in una nota è il sindaco di Canosa di Puglia Roberto Morra.
«Fu un percorso, il mio. Oggi ricevo su whatsapp – spiega Morra – da parte di amici e conoscenti dichiarazioni di candidati sindaci che denotano con una certa disinvoltura una scarsa conoscenza non solo della propria città ma soprattutto delle problematiche che loro promettono di risolvere. Mi hanno fatto vedere un video di un candidato che sotto il balcone dell’ufficio del sindaco ripete che con “loro” le cose cambieranno, che le “porte saranno spalancate” e che “per fare una carta di identità di vogliono venti giorni”.
Già, ma loro chi? Chi sono loro? Questo il candidato non lo dice.
Io ho il legittimo sospetto – prosegue il primo cittadino – che loro sono quelle stesse persone che quando amministravano non facevano nemmeno avvicinare gli altri nella piazza del comune, altro che porte spalancate! Ma questo al candidato non gliel’hanno scritto nel copione che legge in maniera evidente nel video di trenta secondi.
A parte la battuta, per ristabilire la verità e per rispetto delle persone che lavorano il sistema degli appuntamenti era legato allo stato di emergenza covid.
Oggi, man mano che la situazione pandemica va verso la normalizzazione – conclude Morra – anche le restrizioni, come gli appuntamenti, stanno venendo meno.
All’ufficio anagrafe di Canosa si va e si fa la carta di identità subito, altro che venti giorni».