Rendere fruibile il più presto possibile il complesso catacombale di Lamapopoli: questo quanto scaturito dalla presentazione alla città dei risultati della IX campagna di scavi a cura della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra avvenuta nella serata di ieri presso il Teatro Comunale “Raffaele Lembo” nel corso della quale è stata illustrata ai presenti la prima monografia scientifica sulle indagini condotte dal 2016 al 2022 ad opera della prof.ssa Paola De Santis sotto la cui direzione scientifica hanno avuto luogo le varie campagne di scavo. Diverse le personalità intervenute a partire dal Sindaco di Canosa Vito Malcangio, dal Vescovo di Andria Sua Eccellenza Mons. Luigi Mansi e proseguendo con l’Assessore alla Cultura del Comune di Canosa Cristina Saccinto, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province Bat e Foggia, Arch. Anita Guarnieri, il funzionario archeologo della Soprintendenza Bat e Foggia Italo Muntoni, la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa Anita Rocco ed il segretario della Pontifica Commissione di Archeologia Sacra Raffaella Giuliani.

Durante i saluti istituzionali, la Soprintendente Anita Guarnieri ha tenuto a sottolineare come proficua ed intensa sia stata la programmazione e i tavoli di concertazione avviati fra Comune e Soprintendenza al fine di intercettare quanti più fondi possibili utili alla valorizzazione e al rilancio del contesto culturale, archeologico, artistico e storico canosino. A relazione durante la serata è stata invece la prof.ssa Paola De Santis che ha avuto modo di spiegare in maniera precisa, puntuale e certosina gli esiti confluiti nella monografia dal titolo “Coemeteria Requirere I”.

Infatti, non è frequente riuscire a pubblicare una riduzione integrale includente rilievi, archeologia dei paesaggi, analisi topografica, reperti ceramici, resti scheletrici alla luce di un backstage lavorativo condiviso anche all’interno di laboratori, biblioteche ma anche tesi di dottorato e specializzazione. A concludere la presentazione è stato invece un canosino doc, il Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Mons. Pasquale Iacobone, per tutti Don Lello, che ha lanciato una sfida: rendere parzialmente fruibili, seppur in maniera ridotta e con le giuste precauzioni, alcune catacombe presenti all’interno del sito in occasione del Giubileo del 2025 quando la Pontificia Commissione provvederà all’apertura in tutta Italia dei propri complessi.