Sarà mister Gigi Di Simone la nuova guida tecnica del Canosa Calcio 1948 per la stagione 2024/2025. Una scelta mirata ed oculata quella del presidente Alessandro Di Nunno e del direttore sportivo Gianco Francavilla che dopo aver posto le basi del nuovo progetto nella stagione da poco conclusasi, intendono dare continuità a quanto di buono ottenuto in un’Eccellenza, la prossima, che sarà sicuramente contraddistinta da un elevato tasso di competitività. Reduce dall’ottimo campionato sulla panchina dello Spinazzola, condotta alla salvezza grazie ad una seconda parte di competizione quasi perfetta, il tecnico classe ’78 inizia la propria carriera da allenatore nell’Under 14 della Fidelis Andria, per poi approdare nella SSC Bari alla guida dell’Under 14. Nella stagione 2018/2019 la sua prima esperienza in una prima squadra, nel ruolo di vice allenatore alla Vastese in Serie D per poi, nell’annata 2019/2020, esser scelto come guida tecnica dell’Unione Calcio Bisceglie in Eccellenza. Nel 2020 arriva la chiamata del Bisceglie in C, progetto questo che sposa ricoprendo il ruolo di allenatore in seconda. Nel 2023, dopo una prima parte di stagione come tecnico dell’Under 17 della SSC Bari, riceve la chiamata dello Spinazzola. Subentrato in corsa, risolleva le sorti dei murgiani, fino a giungere allo spareggio salvezza vinto proprio al “San Sabino” di Canosa contro il Real Siti per 1-0.

Ad affiancarlo come allenatore in seconda sarà invece Vincenzo Lanotte, barlettano classe ’70 capace di racimolare da calciatore più di 400 presenze fra Serie B, C1 e C2 con le maglie, solo per citarne alcune, di Barletta, Casarano, Novara, Alessandria e Fidelis Andria. Per lui, dopo numerose esperienze nel mondo dei settori giovanili, la chiamata del Canosa Calcio: «Per gli addetti ai lavori – spiega Lanotte – Canosa è una piazza molto ambita ed è per questo che sono onorato ed entusiasta di fare parte di questa società. Ho avuto modo di conoscere il presidente, il direttore sportivo e mi hanno subito fatto comprendere la bontà, la serietà del lavoro che è stato svolto. Cercherò di mettere a disposizione di mister Di Simone e di tutto lo staff serietà e voglia di crescere: non vedo l’ora di iniziare».

  1. Mister, cosa l’ha spinta ad accettare questa nuova sfida?

«Devo ringraziare il ds Francavilla che mi ha voluto fortemente, il presidente Di Nunno e la società tutta. Allenare in una piazza come Canosa è per me motivo d’orgoglio, c’è un progetto iniziato lo scorso anno che si intende continuare con grande passione e professionalità. E’ questo che mi ha spinto ad accettare questa nuova sfida».

  1. Per uno strano caso del destino, lei e mister Zinfollino vi siete scambiati le panchine di Canosa e Spinazzola. Cosa le ha lasciato in eredità l’esperienza murgiana?

«Sì, a volte il destino ti porta a questi incroci. Mister Zinfollino ha fatto un grandissimo lavoro, nonostante le situazioni negative presentatasi, è stato bravo a guidare il gruppo e raggiungere l’obiettivo. Per quanto mi riguarda, se il Canosa ha ritenuto opportuno affidarmi la panchina, è anche grazie all’esperienza di Spinazzola dove il presidente Pantone mi ha dato la possibilità di lavorare in una piazza che crescerà molto in futuro. La salvezza raggiunta è stata una vera e propria impresa, vi erano tanti problemi logistici ma devo dire che è stata una parentesi che mi ha arricchito tanto grazie anche ai giocatori che hanno dato il massimo».

  1. Il mercato incalza, e stando alle prime indiscrezioni, il vostro team si sta muovendo ottimamente. Su cosa punterete maggiormente?

«Abbiamo avuto del tempo per programmare e fare scelte oculate. Siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, non c’è stata nessuna difficoltà nel convincere i calciatori a sposare il progetto Canosa, questa è una piazza ambita. Noi abbiamo la responsabilità di essere uomini e dare il massimo, il calcio non è una scienza esatta ma sotto questo punto di vista non sbaglieremo, onoreremo sempre e comunque la maglia. Vogliamo stupire, quest’anno tutti avremo una grande opportunità, poi sarà il campo a parlare».

  1. Quale il modulo tattico che intende adottare? Che tipo di gioco intende imprimere alla squadra?

«Il modulo tattico conta ma fino a un certo punto, sono i giocatori che lo determinano, un buon allenatore deve anche sapersi adattare. Stiamo costruendo una squadra in grado di adottare qualsiasi tracciato tattico anche in base ai momenti di forma durante la stagione. L’importante è avere idee, un’identità, quello che posso assicurare è che avremo sempre organizzazione sia in fase di possesso che di non possesso. Appena inizierà il ritiro, vedremo quale abito cucire addosso a questa squadra».

  1. Il prossimo campionato di Eccellenza sarà molto competitivo, quale ruolo reciterà il Canosa e quanto importante, considerando le ben 38 partite in programma, sarà la preparazione atletica e la cura dei dettagli?

«Il ritorno al girone unico dopo quattro anni è un’incognita per tutti, stiamo allestendo una squadra per competere contro chiunque. Bisogna avere l’umiltà e la consapevolezza di voler fare un campionato importante, sulla carta se vediamo tutte le squadre la maggior parte sono di livello. Vogliamo fare bene, crescere e farci trovare pronti e all’altezza della situazione».

  1. Barletta, Bisceglie, Bitonto, Galatina, Gallipoli, Manduria: per quanto sia ancora prematuro fare pronostici, è dell’opinione che queste compagini lotteranno per le zone alte della classifica?

«Sì, ci sono queste città con grande blasone e seguito, ma al di là di queste cinque/sei che si citano, penso che ci saranno delle sorprese, vedi l’Ugento. L’Eccellenza Pugliese è il più competitivo in tutta Italia, ci sono allenatori preparati, tutti si attrezzeranno per ben figurare, sarà un’annata lunga e tosta».