All’alba del campionato di Eccellenza 2024/2025, dopo appena tre impegni ufficiali Coppa Italia compresa, delineare quelli che saranno gli equilibri del girone unico è ancora presto. Sorge spontaneo chiedersi, di conseguenza, quale sarà la dimensione del Canosa Calcio, domanda questa a cui oggi non è possibile ancora rispondere per un verdetto che necessita di ulteriori prove per essere emanato. Fare processi, dopo la dolorosa sconfitta di Galatina, non sarebbe la soluzione migliore, l’equilibrio nelle scelte e nei giudizi, mai come adesso, diventa fondamentale.

La programmazione non è di certo mancata, la cura dei dettagli neanche, ed è per questo che concentrarsi sul rettangolo di gioco lavorando quotidianamente è l’unico antidoto alla debacle di Galatina. Il calendario offre subito, ai ragazzi di Di Simone, la possibilità di riscattarsi fra le mura amiche del “San Sabino” in un match che potrà dare tante risposte ai dubbi e alle perplessità di tifosi e addetti ai lavori. La sensazione, confermata del resto anche dallo stesso tecnico dei rossoblù, è che il Canosa debba trovare il vestito da cucirsi addosso, ergo un modulo tattico che dia equilibrio ed esalti le potenzialità del gruppo, con numerose individualità a farle da padrone. Già contro il Foggia Incedit, qualcosa si era intravisto, vedi la prodezza di Solano che ha permesso poi agli ofantini di portare a casa l’intera posta in palio ma la battuta d’arresto di Galatina ha subito riportato tutti sul pianeta Terra.

Le ambizioni non mancano, non sono mai mancate ed il derby della BAT contro la corazzata Barletta, principale favorita per la vittoria del campionato, offre la possibilità di rimettersi in carreggiata mandando un chiaro segnale alle dirette pretendenti alla zona play-off. L’inizio di stagione in salita, con un trittico di fuoco che si completerà domenica prossima in trasferta a Bisceglie contro gli uomini dell’ex Giuseppe Scaringella, non ha di certo reso le cose semplici ma è per match come questi che dimostrare, stupire, competere diventa emozione ed adrenalina.

Il Barletta avrà dalla sua il favore dei pronostici, in virtù di una rosa che vanta, fra gli altri, gli ex Montrone e Turitto, oltre a Bottalico, Giambuzzi, Lopez e Lavopa solo per citarne alcuni. Insomma, prima che pensare a realizzare reti, occorre non prenderne. Solo difendendo a dovere non lasciando spazio alle imbucate avversarie, sarà possibile limitare i biancorossi, con l’auspicio che il fattore casa possa fare la differenza. Canosa-Barletta, occhi puntati sul “San Sabino”: chi la spunterà?