«E’ indubbio che l’Arpa sia una di quelle agenzie regionali la cui attività è essenziale per la salvaguardia della salute dei pugliesi. I controlli e i monitoraggi sull’Ambiente sono tali che permettono a tutti noi di sapere se l’aria che respiriamo o l’acqua che tocchiamo e beviamo (solo per fare due esempi pratici) sono salubre e non inquinate. Non abbiamo dubbi sulle professionalità in campo, ma l’audizione da me richiesta dell’assessore all’Ambiente, Stea, e direttore dell’Arpa, Bruno, nasceva dall’esigenza di capire se le organizzazioni territoriali dell’agenzia sono adeguate all’attività da svolgere o, come dubitavamo e continuiamo a dubitare, non essendoci un organico adeguato e fondi sufficienti parte dell’attività fosse messa a rischio?». Interviene così, in una nota, il consigliere regionale di Direzione Italia, Francesco Ventola.

«Il direttore dell’Arpa, per la verità, ha illustrato tutta l’attività dell’agenzia con grande dovizia di particolari, ma con altrettanto dovizia ha ammesso che andrebbe incrementata la pianta organica e investiti più fondi per ampliare le attività su tutto il territorio pugliese. Infatti, la sezione distaccata dell’Arpa a Barletta esiste solo sulla carta, proprio per la carenza di organico e di investimenti, nonostante  il Comune ha messo anche a disposizione una sede e quindi si tratta solo di renderla operativa con l’assunzione di una decina di dipendenti. Eppure nella  Provincia Bat vi è tutta una serie di criticità ambientali che andrebbero continuamente monitorate.

L’assessore Stea – conclude Ventola – ha promesso che la situazione migliorerà, bene ha la possibilità di farlo subito nel Bilancio che a breve sarà portato in aula: se ci sono fondi in più per l’Arpa noi apprezzeremo e sosterremo il provvedimento».