«L’Istat, la cui attendibilità nessuno può mettere in discussione, nel suo Rapporto annuale colloca la Puglia al 17esimo posto su 20, con un reddito pro-capite per singolo individuo di 19mila euro. Per capire la gravità della situazione economica basterebbe guardare la classifica: la regione più ricca è il Trentino Alto Adige, con un Pil pro-capite di 42.300 mentre la più povera è la Calabria con 17.100. I pugliesi sono praticamente fra gli italiani più poveri, perché non vi è stata una crescita significativa e, quindi, il divario fra Nord e Sud è aumentato soprattutto nel periodo post-Covid».

Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Ventola. «Negli ultimi 20 anni – aggiunge – la Puglia è stata governata dal centrosinistra con sindaci del capoluogo e presidenti della Regione che hanno avuto una visibilità mediatica e carriera politica anche a livello nazionale: da Nichi Vendola a Michele Emiliano, passando da Antonio Decaro”. “In questi anni la Puglia è sempre rimasta nelle ‘Regioni-Obiettivo 1’ per questo ha ricevuto ingenti finanziamenti europei e nazionali, ma ci ritroviamo al 17esimo posto, eppure non c’è stata nessuna Autonomia differenziata o un controllo centralizzato del Governo nazionale a ‘frenare la crescita’. La Regione Puglia – conclude Ventola – ha potuto spendere e spandere come ha voluto le risorse, ma il divario con le regioni del Nord è aumentato sempre più».